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Vagliasindi Visto: 710
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Col titolo di Barone del Castello di Randazzo fu riconosciuta nel 1900 e 1901 Maria, di Giuseppe, di Francesco, moglie di Romeo Luigi. Sorella: Clotilde. Col titolo di Nobile dei Baroni del Castello di Randazzo furono riconosciuti nel 1900 Paolo, di Diego, con i figli Rosa, Tommaso, Giuseppe, Vincenzo e Raffaello, non che Paolo, di Francesco, al quale nello stesso anno fu concesso il titolo di Barone.
Famiglia di Randazzo del secolo XVIII.
Dimora Randazzo.
Arma: di rosso, al pino nodrito sulla pianura erbosa al naturale, sostenuto da un leoncino coronato d’oro, ed un sole dello stesso orizzontale a destra.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Vassallo Visto: 638
Voti: 7   [Vota] [Riferisci errore]

Nobile. deliberazione della Commissione dei titoli di Nobiltà (1838).
Famiglia del secolo XIII che si è voluta far discendere dai Paleologo.
Arma: spaccato: nel 1° d’azzurro, alla croce d’oro caricata nel capo del monogramma costantiniano di rosso, ed accompagnata in punta da due mezzelune montanti d’argento; nel 2° d’azzurro, al leone accompagnato in punta da due gigli ed una sbarra attraversante, il tutto d’oro; con la bordura d’oro, caricata di quattro castelli di rosso, cimati da una banderuola dello stesso svolazzante a destra, ed il motto IN HOC SIGNO VINCES posto in cinta.

Vernengo Visto: 582
Voti: 6.25   [Vota] [Riferisci errore]

Col titolo di Barone di Porto e Pennate qual discendente da Francesco (1792), fu iscritta Francesca (in Valdaura), di Benedetto, di Francesco. Figlio: Girolamo.
Famiglia del secolo XVIII di Palermo.
Dimora: Palermo.
Elenco Nobiliare Siciliano.

Vinci Visto: 610
Voti: 5.75   [Vota] [Riferisci errore]

Barone di Moschitta. Ultimo investito Domenico (1791).
Famiglia del secolo XV di Trapani e Messina.
Arma: d’azzurro, alla fascia cucita di rosso sostenente un leone leopardito d’oro, la testa rivolta, tenente con la bocca una spada d’argento, guarnita d’oro, sormontato da tre stelle ordinate in fascia, ed un’ombra di sole uscente dalla punta dello scudo, il tutto dello stesso.

Vajola Visto: 598
Voti: 5.5   [Vota] [Riferisci errore]

Barone del Rotolo sopra la macellazione della carne di Messina. Ultimo investito Filippo. (1803).
Famiglia messinese del secolo XIX.
Arma: d’azzurro al leone coronato d’oro, tenente con le zampe anteriori una V dello stesso contenente tra vaiuole d’argento, 2 e 1.

Valguarnera Visto: 556
Voti: 5.5   [Vota] [Riferisci errore]

Coi titoli di Duca dell’Arenella nel 1903 e di Principe di Castelnuovo nel 1909, fu riconosciuto Giuseppe, di Corrado, di Giuseppe. Col titolo di Principe di Niscemi fu riconosciuto nel 1925 Corrado, di Giuseppe predetto. Altro figlio di Giuseppe: Benedetto. Sorelle di Giuseppe: Caterina in Moncada, Carolina in Santostefano ed Elisabetta in Parodi-Giusino.
Questa famiglia che vanta discendere dai Conti di Ampurias in Catalogna, passò due volte in Sicilia sotto re Pietro d’Aragona e sotto i Martini.
Dimora Palermo.
Arma: d’argento a due fasce di rosso.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Velardita – Villardita Visto: 593
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Col titolo di Nobile qual discendente da Antonino (1782), fu iscritto Antonino, di Gaetano, di Antonino.
Famiglia che si crede d’ origine lombarda e che sin dal secolo XVI si ritrova in Piazza.
Dimora: Piazza Armerina.
rma: d’ argento, a tre vasi di verde 2 e 1 fiammeggianti di rosso.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Ventimiglia di Vizzini Visto: 592
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Col titolo di Barone di Monteforte (s. s.) mpr. qual discendente da Luigi (1792), fu iscritto Rosario, di Luigi, di Rosario. Figli: Luigi e Concettina. Fratelli: Giovanni, Vincenzina, Annetta e Maria Matilde.
Famiglia di Vizzini del secolo XVIII e che si crede una diramazione dell’ antica famiglia omonima.
Dimora: Vizzini.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Via (La) Visto: 546
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Col titolo di Marchese di Villarena trovasi iscritto Giuseppe, di Nicola, di Giuseppe. Col titolo di Barone di Santa Agrippina fu riconosciuto nel 1915 Luigi Antonio, di Lorenzo, di Giacomo. Figli: Lorenzo, Giovanni, Teresa, Seraima e Adelina. Fratelli: Antonino e Gaetano. Figli di Gaetano: Lorenzo, Francesco e Serafina.
Famiglia che si crede originaria della Guascogna, passata in Sicilia nel secolo XIII e diramata in Palermo, Messina e Nicosia.
Dimora:Palermo Napoli Nicosia.
Arma:d’azzurro, alla banda accostata in capo da due stelle ed in punta da una cometa, il tutto d’argento.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Villaruel (Villaroel) Visto: 597
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Col titolo di Barone di S. Calogero fu riconoscìuto nel 1902 Giuseppe, di Federico, di Giovanni. Figli: Federico e Filippo. Fratelli: Giambattista e Luigi. Figli di Giambattista: Federico, Giuseppa in Beretta, Agatina in Sapuppo, Anna Maria ed Emilia. Figli di Luigi: Federico, Giuseppa, Brigida ed Angela. Furono pure iscritti: Giovanni, di Giuseppe, di Giovanni. Figlio: Giuseppe. Fratelli: Ignazio e Placido. Figlio d’Ignazio: Giuseppe. Zio: Michele. Figlie di Michele: Giulia e Marianna.
Famiglia del secolo XVII originaria della Spagna.
Dimora: Catania.
Arma: d’ azzurro a tredici bisanti d’ argento, 3, 3, 3, 3, 1.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Verderame Visto: 617
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Signore della tonnara di Trefontane. Ultimo investito Stefano (1771).
famiglia di Mazzara del secolo XVIII.

Vergara – Caffarelli Visto: 550
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Col titolo di Marchese di Savochetta fu riconosciuto nel 1918 Fortunato, di Disma, di Francesco, al qualenel 1875 erano stati riconosciuti i titoli napolitani di Duca di Craco e Marchese di Comignano. Figli: Domenico (riconosciuto per anticipata successione nel 1925 Marchese di Comignano), Disma, Ernesto, Roberto, Corrado e Maria. Figlio di Corrado:Fortunato.
Famiglia del secolo XIV, che si vuole d’ origine spagnuola e passata da Napoli in Sicilia.
Dimora: Palermo.
Arma: spaccato semipartito: al 1° di rosso al castello di tre torn d’ argento; al 2° d’ azzurro al leone d’ oro; al 3° inchiavato di rosso e d’oro, ed una fascia d’oro caricata di un’aquila bicipite di nero, le teste coronate dello stesso, attraversante sulla partizione.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Vagginelli Visto: 574
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Coi titoli di Barone di Cutumino Soprano qual discendente da Pietro ( 1796) e di Barone di Pelo e Merca qual proveniente da Vincenzo Capuzzo ( 1810), fu iscritto Pietro, di Giovanni, di Pietro.
Famiglia palermitana del secolo XVIII.
Dimora Palermo.
Arma: d’oro a quattro uncinetti di nero 3 e 1.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Vanni Visto: 532
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Col titolo di Duca d’Archirafi qual proveniente da Giovanni Natoli (1742), fu iscritto Francesco, di Giuseppe, di Francesco. Figli: Gaetano, Maria Francesca in De Gregorio e Antonina. Fratelli: Francesco Paolo e Rosalia in Paternò. Col titolo di Nobile dei Principi di S. Vincenzo fu iscritto Emanuele, di Angelo, di Leonardo coi figli Americo, Angelo ed Umberto.
Famiglia originaria di Pisa, venuta in Sicilia nei primi del secolo XVI e che si crede discendente dagli Appiani.
Dimora Palermo.
Arma: di rosso, al cane levriere di argento, ritto e collarinato d’oro.
Elenco Nobiliare Siciliano.

Vanni – Calvello Visto: 557
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Col titolo di Principe di S. Vincenzo fu riconosciuto nel 1898 Vincenzo , di Pietro, di Vincenzo. Figli: Adelaide, Pietro e Rosa . Figli di Pietro: Vincenzo Raffaele e Giuseppe.
Ramo della famiglia precedente.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Vannucci Visto: 573
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Coi titoli di Marchese di Santa Maria dei Balchini Principe di Petrulla Principe di S. Antonino Duca di S. Biagio Duca di Angiò Duca di Ravanusa Castellana Barone di Noara Barone di Montallegro e Barone di Ragattano fu riconosciuto nel 1904 Girolamo, di Felice Pompeo, di Girolamo.
Questa famiglia, nella quale si è estinto un ramo della famiglia Gioeni, si crede originaria di Toscana ed è venuta forse da Genova in Sicilia nel secolo XVIII.
Dimora Palermo.
Arma: d’ azzurro, alla torre sormontata da tre stelle male ordinate, il tutto d’oro.
Elenco Nobiliare Siciliano.

Varisano Visto: 554
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Signore di Balatella grande. Ultimo investito Pietro (1812). Signore di Pasquasia. Ultimo investito Giuseppe (1790).
Famiglia forse originaria di Firenze, che si ritrova in Castrogiovanni sin dal secolo XVII.
Arma d’azzurro, al leone d’oro coronato, colla banda d’azzurro orlata d’oro caricata di tre stelle del medesimo. – Alias: d’oro, alla fascia di verde caricata di tre stelle del campo.

Velasco Visto: 553
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Nobile. Deliberazione della Commissione dei titoli di nobiltà (1844).
Famiglia di Cefalù del secolo XVI, probabilmente della stessa origine che la famiglia spagnuola Velasquez.

Vella Visto: 556
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Col titolo di Barone di Biggini fu riconosciuto nel 1901 Antonio, di Carlo (che era marito di Calafato Carmela), di Carmelo.
Famiglia del secolo XIX nota in Sicilia sin dal secolo XVII, forse originaria di Malta e succeduta in detto titolo alla famiglia Calafato.
Dimora: Caltanissetta.
Arma: semipartito spaccato: al 1° scaccato d’argento e di nero; al 2° di rosso al grifone d’oro ritto, con la fascia d’azzurro,attraversante, al 3° d’oro, a quattro torce, al naturale, accese, decussate due a due, i due gruppi uno accanto all’altro.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Velluti Visto: 547
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Marchese di Rifesi. barone di Campogrande e Cangemi. Ultimo investito Simone (1770).
Famiglia fiorentina che per successione a casa Zati ottenne nel secolo XVIII i titoli suddetti.
Arma: partito, nel 1° spaccato d’oro pieno di rosso a tre cerchi d’oro (Velluti); nel 2° spaccato d’oro e di nero a quattro catene dell’uno nell’altro, moventi dagli angoli dello scudo e convergenti ad un anello dell’uno nell’altro nel centro (Zati).

Ventimiglia Visto: 585
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Principe di Grammonte. Ultimo investito Luigi (1787). Barone di S. Benedetto. Barone di Gratteri. Signore di Pietranera, Vultano, Pioppo e Bonanotte. Signore di S. Stefano di Bivona e Viviano. Ultimo investito Giuseppe (1799 e 1778).
Famiglia che discende dai Conti di Ventimiglia in Liguria della casa imperiale dei Lascari o dalla real casa Normanna di Sicilia, e che sin dal secolo XIII ha posseduto la contea di Geraci e molti feudi.
Arma: inquartato: nel 1° d’azzurro alla banda scaccata di due file d’argento e di rosso (Normanni). cimiero: un leone coronato d’oro, impugnante con la destra una spada d’argento. Supporti: due leoni d’oro, coronati all’antica dello stesso, lampassati di rosso. Motto: DEXTERA DOMINI FECIT VIRTUTEM DEXTERA DOMINI EXALTAVIT ME.

Ventura Visto: 590
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Barone di Raulica. Ultimo investito Matteo (1799).
Famiglia del secolo XVIII.
Arma: d’azzurro, alla figura della fortuna al naturale con la ruota d’oro uscente dalla punta dello scudo.

Vernagallo Visto: 547
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Barone di Diesi. Ultimo investito Francesco Paolo (1769).
Famiglia che si crede originaria di Pisa, venuta in Sicilia nel secolo XIV.
Arma: di rosso al leone d’argento.

Vial Visto: 563
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Col titolo di Barone di Santa Rosalia fu riconosciuto nel 1926 Pietro, di Giovan Battista.
Famiglia napoletana del secolo XIX.
Dimora: Napoli.
Arma: inquartato: al 1° di rosso, a due sciabole al naturale con la punta in su, poste in croce di S. Andrea; al 2° d’azzurró alla freccia d’argento posta in sbarra; al 3° d’azzurro, al serpe al naturale ondeggiante in sbarra ed accompagnato da due stelle di 6 raggi d’ oro; al 4° agli equipollenti di . verde e d’argento; sul tutto una fascia d’argento caricata di tre E in carattere lapidario di nero.
Elenco Nobiliare Siciliano.

Viali Visto: 526
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Nobile. Deliberazione della Commissione dei titoli di nobiltà (1858).
Famiglia del secolo XIX.

Vianisi Visto: 578
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Col titolo di Duca di Montagnareale qual proveniente da Ascanio Ansalone ( 1642), fu iscritto Luigi, di Flaminio, di Giuseppe. Figli: Luigi, Matilde, Maria, Emilia ed Eugenio.
Famiglia di Messina e Siracusa del secolo XVIII.
Dimora: Messina.
Arma: d’ azzurro alla colomba volante d’ argento. -Alias: d’ azzurro,all’ albero d’ oro nodrito sopra un terrazzo di verde.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Vigo Visto: 595
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Signore di Gallidoro Ult. poss. Giustiniano (Donativo 1806).Col titolo di Nobile dei Signori di Gallidoro qual discendente da Giustiniano (1806), trovasi iscritto Domenico, di Salvatore, di Giuseppe. Fratello: Antonino. Figli di Antonino: Eraldo e Vladimiro. Furono pure iscritti Giuseppe, di Salvatore, di Giuseppe; e i fratelli: Salvatore, Giovanni , Raimondo ed Agatino, non che il figlio di Giovanni : Salvatore.
Famiglia del secolo XVIII che si crede di origine genovese.
Dimora: Catania.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Villaragut (Villaraut) Visto: 578
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Col titolo di Barone di S. Biagio, Mandolia e Gialdoneri trovasi iscritto Giuseppe, di Domenico, di Giuseppe.
Questa famiglia passata dalla Catalogna in Sicilia e che sin dal principio del secolo XIV si ritrova a Palermo, vanta discendere dai re d’Ungheria.
Dimora Salemi.
Arma: fasciato d’argento e di rosso di otto pezzi.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Vitale Visto: 583
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Col titolo di Nobile trovasi iscritto Giovanni di Deodato. Figli: Arturo, Alessandro, Alberto. Elvira e Luisa. Figli di Arturo: Guido, Umberto e Riccardo. Figlie di Alessandro: Rosa e Pia. Barone. Concesso a Guglielmo (1814).
Famiglia messinese del secolo XIV.
Dimora: Buccino (Salerno).
Arma: d’azzurro al volo d’argento., – Alias: di azzurro a tre viti d’oro impalate dello stesso. – Alias: partito: nel 1° d’argento, al braccio armato al naturale impugnante un compasso d’oro nell’atto di misurare tre stelle dello stesso ordinate in fascia nel capo, ed un ramo di vite fnzttifero d’oro in punta; nel 2° d’azzurro, alla torre merlata d’argento sostenuta da due leoni contrarampanti dello stesso.
Elenco Nobiliare Siciliano.



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