Antica e nobile famiglia di origine Padovana, che più tardi estendevasi in Venezia, dove nel 1653, per come risulta dall’Opera Araldica di Casimiro Freschot,
sui pregi della Nobiltà Veneto, per generosa
esibizione a pubblici bisogni, venne aggregata all’Ordine patrizio.
Il primo stipite riconosciuto in Sicilia pare fosse stato l’illustre Stefano Zacco milite e regio consigliere di rè Alfonso di Aragona, come costa per un atto provisionale spedito in Palermo a 16 giugno 1442, e registrato nella R. Cancelleria a foglio 241.
Diramatasi più tardi in Palermo, Lentini, Modica e Siracusa, il Mugnos
rammenta Giorgio e Giovanni Zacco da
Lentini governatori della Camera Reginale,
sotto la Regina Bianca, ed Antonio maestro
razionale e conservatore del Regio Patrimonio. Sono poi commendovoli: Orazio Barone
della Pirrera; Giambattista canonico ed abate
di S. Giovanni degli Eremiti, presidente della
2″ Curia ecclesiastica di appello, e rinomato professore di dritto naturale e delle genti
in questa R. Università, morto nel 1842;
Tommaso governatore della fortezza di
Capopassaro; Francesco colonnello d’artiglieria; Tommaso e Giuseppe giudici della Gran
Corte; Giuseppe sostituto procuratore generale del Rè presso la Corte di Appello di
Palermo, e. cavaliere degli ordini dei SS.
Maurizio e Lazzaro e della Corona d’ Italia.
Arma: giusta il Galluppi inquartato: nel l°e
4° scaccheggiato d’oro e d’azzurro di 8 file;
nel 2° e 3° fasciato d’oro e di rosso di 6
pezze. Corona di barone
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