Nobile famiglia terminese originaria di Provenza. Un Giovanni Natoli al dir del Villabianca la trapiantò in Messina, ove fu aggregata all’ordine senatorio nel
1458. Ottenne egli l’insegna del cingolo militare come regio milite 1517.
Vanta molti
ragguardevoli personaggi come a dire: un
Giovan Forti Natoli primo principe di
Sperlinga 1627, barone di s. Bartolomeo, di
Bilici, di Capuano, ed Alburchia; un Francesco investito 1637, barone di s. Piero sopra Patti, che acquistò il vassallaggio della
terra e baronia del Mojo, rammentato dal
Collurasi, Focili e Ricci autori storici; un 2°
Giovanni investito 1669, primo deputato della sanità di Messina; un 2° Francesco investito 1704, regio consigliere della giunta di
Commercio di Messina 1738; un 3° Giovanni investito 1741 duca d’Archirafi in detto
anno, cavaliere gerosolimitano e distinto letterato, per la di cui morte i titoli passarono
al nipote Francesco Moncada e Natoli dei
principi di Montecateno. Altri rami di questa famiglia derivati dai principi di Sperlinga
ci presenta il Villabianea ne’ marchesi di
Camporotondo in Messina, e nei marchesi
Natoli in Palermo quest’ultimi rappresentati oggi dal marchese Giuseppe Natoli.
Arma giusta il Minutolo: d’azzuno, con la torre merlata d’argento, piantata nel fianco destro dello scudo soppa uno scoglio al naturale, battuto dal mare d’azzucro e d’argento, movente dalla punta, sinisttrata da un leone coronato detto stesso. Corona di marchese.
|
|