Casa Sveva |
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A dir vero non si può senza raccapriccio leggere la storia del reame di questa malaugurata famiglia per le tante inaudite scene di sangue e di vendetta.
Enrico VI avaro, perfido, e crudele cominciò a regnare sin dal 1195, ma per breve tempo, imperocché in uggia ai Papi co’ quali fu in continua guerra, abborrito da’ Siciliani per aver spogliato l’isola delle sue ricchezze, e vilmente trattato gli ultimi rampolli della casa Normanna, la cui memoria era carissima ai Siciliani, stanco di tante nefandezze se ne morì in Messina il 1197. Il suo cadavere trasportato in Palermo venne sepolto nella maggior basilica in un tumolo di porfido.
A lui successe suo figlio Federico I fra i rè di Sicilia, II fra gl’imperatori di Germania,
principe di gran cuore e mente non volgare; in principio fu sotto tutela della madre Costanza, indi del Papa Innoccenzo III, che lo fece eleggere Imperatore di Germania. Ma condottosi male co’ Vescovi fu più volte scomunicato.
A lui deve Sicilia il vanto d’avere con grandi auspici resa illustre la lingua volgare, e iniziata la letteratura italiana, fondando nel real palazzo un’accademia ove i suoi figli stessi con Ciullo d’Alcamo poetavano.
Fu lui che fece cavare gli occhi a Pier delle Vigne suo segretario creduto traditore, il quale per punto d’onore si uccise.
Riempì di strage e di spavento l’Italia distruggendo i Guelfi suoi nemici.
Nel 1222 fece un codice che chiamò Costituzioni del Regno; favorì l’industria l’agricoltura ed il commercio.
Prese quattro mogli: Costanza figlia di Alfonso rè di Aragona, Iole o Iolante figlia del re di Gerusalemme da cui i re di Sicilia il titolo ereditarono. Isabella sorella di Errigo III re d’Inghilterra; Bianca figliuola di Galvano Lanza conte di Fondi.
Finalmente assalito da fierissima dissenteria o forse da veleno nel 1250 in età di 57 anni in Puglia cessò di vivere, dopo aver regnato per anni 32.
La Sicilia ad Enrico figlio di Isabella sua terza moglie per suo volere,passar dovea; ma
morto nelle fasce andò a Corrado I figlio della cennata Iole, mentre ad Enrico figlio di
Costanza spettò la Germania. Corrado di genio aspro e sospettoso regnò in Sicilia circa 3
anni, e morì nel 1253 di anni 27 dopo accanita guerra co’ suoi nemici, lasciando il regno a
suo figlio Corradino o Corrado II sotto tutela della regina Margherita d’Austria sua
madre e di Bertoldo Marchese di Onemburgo; ma l’anno 1258 ne fu spogliato dallo zio
Manfredi, il quale come figlio di Federico si credè legittimo erede dando ad intendere la
morte di Corradino e fu coronato in Palermo a 10 agosto 1258.
Ma il Papa gli fulminò la
scomunica, e gli mosse guerra; indi salito al pontificato Urbano IX delegò Carlo d’Angiò,
fratello di S. Luigi IX rè di Francia, quegli che uccise Manfredi nella battaglia di Benevento, abbandonato da’ suoi nel 1266 di anni 34 e dopo un regno di anni 7.
Intanto l’anno appresso Corradino in età di anni 15, con un esercito muove a combattere Carlo dalla Germania, ma sopraffatto muore in Napoli sopra un palco nel 1268, dopo un anno di
prigionia in età di anni 18, e regnandone soli quattro.
La casa Sveva trae origine da quel Federico de Buren detto Staufen nato il 1015, in
Svevia al castello di Hohenstauffen di dove prese il nome.
Questa casa à dato alla Germania
molti imperatori ed in Sicilia durò 75 anni e die cinque re.
Il suo stemma in Sicilia presenta campo d’argento con un’aquila nera coronata, al volo spiegata: Corona reale.
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