Secondo Inveges nobiliario ec. questa famiglia proviene da Lucca, trapiantata in Palermo da un certo Dulcio Abbatelli il 1237 sotto l’imperatore Federico II.
Il Villabianca dice che nel 1431 un Giovanni Abbatelli corrottamente Patella per 40 mila fiorini d’oro comprò da uno de’ Moncada la contea di Cammarata; acquistò la baronie o feudi di Pietra e Cefalà, e secondo il Muscia -Sicilia Nobilis – una metà della gabella de’ frutti di Palermo.
Occupò le prime cariche dello stato, imparentò con la nobilissima famiglia dei Chiaromonte, e suo figlio Federico il 1451, venne investito del titolo di conte di Cammarata, come altresì jure aereditario materno di quell’altro della contea di Modica.
Dopo varie successioni il detto stato di Canmarata passò ad una Margherita Abbatelli e Branciforte, che sposò lo zio Conte Federico Branciforte capitan generale.
Ma poiché questi nemico del vicerè Ugo Moncada trovossi implicato nella cospirazione di Leofante ed Imperatore nel secolo XV; e n’ebbe il capo mozzo; così la Margherita passando a seconde nozze sposar volle un Blasco Branciforte, siccome colui che a tali sollevazioni opposto si era.
N’ebbe un figlio Girolamo, letterato di vaglia, di cui v. Moreri, Mongitore, Crescenzi.
Quindi la prima linea Abbatelli si estinse in Margherita, mentre sappiamo un ramo di tal famiglia esistere in Catania.
E’ notabile come oggetto d’arte la di lei antichissima turrita casa che poi divenne monastero della
Pietà, dove si scorge lo stemma della famiglia, che gli autori uniformemente armano: campo d’oro con un grifo nero rampante. |
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