Famiglia nobile antica oriunda di Lombardia; sotto i rè normanni passata in Sicilia per un Riccardo Marchese a’ servigi del buon Guglielmo, mentre
Raul suo fratello si stabili nella città di Napoli, ove i suoi posteri molto ricchi e magnificamente vissero. Intanto dal Mugnos apprendiamo che Alberico ed Ugone Marchese, capitani di Giorgio Maniace esarca di Sicilia l’anno 1000, furono i progenitori della
famiglia Marchese di quest’isola, e da’ quali derivato avesse il surriferito Riccardo, che fu poi castellano di Taormina. Il di lui figlio Saglimbene fu valente dottore, segretario e consultore de’ rè Ludovico e Federico III, da cui i feudi di Malgini, Bimisini e Binisicari in compenso 1360-66 ottenne. Altro Saglimbene fu in molta stima presso rè Martino,
signore della Scaletta 1399, ed un anno dopo
straticoto di Messina; fu maestro razionale
1415, protonotaro del regno al 1422, e nel
1426 la potestà si ebbe di creare gli ufficiali della città di Messina. Ei succede ne’ beni
di Nicolo Patti suo zio; ottenne dal rè molti
feudi e castelli. Un Giovanni fu vescovo di
Patti 1494, ed un Carlo a’ servigi militari di
Carlo V imperatore 1535. Un Francesco
Marchese, al dir del Villabianca, fu il primo
principe della Scaletta 1614; linea che continuò e poi si estinse con D.a. Felice moglie
di Giovanni Ventimiglia marchese di Gerace.
Vanta molti cavalieri gerosolimitani, tra gli altri fra’ Giovanni 1439, fra Nicolo 1553
fra’ Saglimbene 1569, fra’ Giangiacomo
1582, fra’ Marcello 1585, fra Placido 1614
e fra’ Giuseppe 1622.
Arma: d’oro, con una fascia d’azzurro caricata da una stella ad otto raggi del primo. Corona di principe.
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