Vuolsi essere la stessa che la famiglia Milite, corrottamente detta Moleti; opinione cui il Mugnos si associa, e combattuta dal Capibrevium che la vuole derivata dalla Spadafora.
Un Paolo Moleti fu primo barone del feudo di Catalamiti; altro Paolo
senatore di Messina 1600. Intanto dal
Villabianca apprendiamo che un Benedetto
Moleti gesuita uomo assai virtuoso morì in
odore di santità nel 1614; uno Scipione
Litterio fu barone di Catalamita e s. Andrea,
governatore delle nobili compagnie dei Bianchi e della Pace di Messina 1751, senatore
1754, ed infine decorato del titolo di marchese 1756. Vanta molti distinti cavalieri
gerosolimitani, tra cui fra’ Giovanni gran priore di Messina 1436, fra’ Michele 1556, fra’
Pietro 1569, fra’ Matteo 1574, fra’ Filippo
ammiraglio e bali di s. Stefano 1578, e fra’
Francesco bali di Napoli ed ammiraglio 1606.
Arma :concordemente agli autori: d’azzurro, con una fascia d’oro, accompagnata da tre
elmi dello stesso, posti due in capo ed uno
in punta. Corona di marchese.
|
|