Antichissima, nobile, militare famiglia gota, perocché al dir di Mugnos un Morrà d’Acerenza capitano a’ servigi di Totila rè de’ Goti nel partire
da Sicilia fu in un attacco destinato a guardia dei confini del regno.
Dopo di lui il nome
fu mutato in cognome; epperò si noti che
tutti i signori di casa Morrà ebbero baronie
nel regno di Napoli, propriamente in provincia d’Abruzzo, vantando l’onore d’aver
dato alla chiesa due cardinali, ed il papa
Gregorio Vili; e che solo un Girolamo secondogenito, virtuoso cavaliere con Marcantonio
Colonna passò in Sicilia, Gasandosi con Isabella Montano de’ signori di Buccheri, quale baronia indi ereditò. Egli stesso, poi secondochè scrive il Villabianca, ne fu primo principe per concessione di rè Filippo IV 1627. Da lui un Visconte Morrà investito 1640. Un Francesco di lui figlio investito
1658 fu anche principe di Castrorao 1681,
la cui unica figlia Isabella maritata a
Domenico Digiovanni principe di Trecastagne trasferì in quest’ultima casa e beni e
titoli a lei pertinenti.
Arma: di rosso, con due spade di argento, manicate d’oro, poste in croce di s. Andrea, le punte in basso, accantonate da quattro
ruote di sperone d’oro. Corona di principe.
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