Nobile famiglia originaria della contea di Nizza, e propriamente della città di Sospello come rilevasi da Sigismondo Alberti storia della città di Sospello e sue famiglie nobili, e dal Villabianca Opuscoli.
Fu portata in Sicilia nel XVI secolo. Commendansi: Giovanni Imperiali Cottù barone del Nadore per l’acquisto dello stato e baronia di Nadore presso Sciacca col mero e misto impero, e col dritto e la potestà di fabbricare e popolare terra di vassallaggio; indi cominciò a fabbricare in Gaddini, feudo dello stato di Nadore, la terra di Roccaforte che per le vicende de’ tempi non giunse a popolarsi. Fu egli il primo marchese di Roccaforte investito 1750, avendolo commutato con quello di Jannò da lui acquistato; inoltre comprò i feudi nobili delli Sigiani nel territorio di Paceco, e nel 1762 dal duca di Cesarò la poderosa baronia del Godrano con vassallaggio, facendo così gloriosamente entrare per come scrive il Villabianca la famiglia Cottù tra le baronali parlamentarie siciliane. Da lui un Gianfrancesco splendido mecenate delle belle arti, istituendo in sua casa una accademia di disegno e scultura, la di cui collezione passò in seguito al celebre pittore Velasques, conservandosi oggi nella scuola di pittura dell’Università di Palermo. Giovanni figlio del precedente fu cavaliere gerosolimitano, ed uno di quei patriotti e facoltosi baroni siciliani che a proprie spese formarono la miglior parte della cavalleria, quale sotto il comando del principe di Cutò al 1796 in Lombardia contro i Francesi tanto si distinse, e che il Botta nella storia d’Italia molto loda. Inoltre fu mecenate dei letterati, operoso amico delle muse e delle scene drammatiche, trasferito avendo nel passato secolo in sua casa la celebre Accademia di poesia siciliana, che il sommo Meli con uno dei suoi più belli e originali sonetti porta a cielo. Il di lui figlio Francesco si distinse pel
suo patriottismo illuminato e disinteressato, non che per la calda eloquenza con cui aringò nel Parlamento Siciliano del 1812, camera dei pari, essendo procuratore del padre. Sposò Emmanuela Marziani unica figlia del principe di Furnari, con la quale si ebbe due figli Lorenzo e Marianna. Lorenzo attuale marchese di Roccaforte, barone del Godrano e del Nadore; pari del regno nel 1848, deputato al Parlamento Italiano della città di Palermo dal 1865 al 1868, fermo disinteressato propugnatore dei dritti della Sicilia; ed infine cultore delle lettere e delle muse: Marianna moglie del cav. Giovanni d’Ondes Reggio.
Arma: di rosso, con tre monti d’argento moventi dalla punta, caricati da un serpe attortigliato in fascia di nero; sormontati da una fede di carnagione, le braccia vestite d’argento: al capo cucito d’azzurro caricate da tre stelle d’oro di otto raggi.Corona di marchese. |
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