Da’ castelli Arriols ed Orriols, corrottamente appo noi Orioles, nella Spagna, dice Mugnos, prende nome questa nobilissima e storica famiglia originaria di rè goti; perocchè veggiamo taluni capi di essa figurare tra i principi di Catalogna e i conti di
Barcellona, come da r. diploma dato a Capua il 20 giugno 1442.
Lasciando intanto al Surita
il resto delle glorie di tal famiglia in quelle
contrade, ci limitiamo a dire, che un Beringario
figlio di Bernardo celebre nelle guerre di Spagna la trapiantò in Sicilia accompagnando rè
Pietro d’Aragona, dal quale in compenso di militari servigi si ebbe il castello e la terra di Sampiero sopra Patti, la terra di Raccuja ed il
governo e la castellania di Taormina.
Si distinsero: altro Beringario barone d’Ucria,
Cianciana, Piraino, Martini, Fabbrica, Solicito
e Comitini; un 3° Beringario milite aurato 1393;
un Manfredo camerlengo di rè Alfonso 1427 e
stratigoto di Messina; un Pietro cavaliere
gerosolimitano, famoso nella guerra di Tora,
ovee perde combattendo la vita; un Giambattista
barone di Fontana Fredda, ministro della nobile Compagnia della Carità; una Felicia principessa di Castelforte; un Gaspare conte della Bastiglia cav. d’Alcantara, letterato e mecenate, autore di varie poesie siciliane; un Mauro scrittore non ispregevole di memorie storiche letterarie; un Federico sommo giureconsulto, giudice del Concistoro 1713, che lasciò preziosi manoscritti alla biblioteca di s. Domenico.
Epperò la famiglia si divise in vari rami: un Corradino die origine ad una serie di baroni di Cabica e signori di Baglia, Sarà e Collabosa
1541; un ultrogenito di Giambattista barone
di Fontanafredda a quella dei baroni di Giancascio, Regalturco, e Petra Calatasoldeni; un Gianfrancesco all’altra dei baroni del Comiso, Fontanafredda 1541, poscia conti della Bastiglia 1652; una Margherita investita primo principe di Roccapalumba 1630 diè
cominciamento ai principi di questo nome; una
Felicia figlia d’Orazio barone di Sampiero, al ramo de’ principi di Castelforte 1657, del qual titolo fu la prima ad investirsi; un Pietro Orioles e Moncada alla serie de’ baroni di Gattaino e Forestavecchia 1671: rami tutti estinti; infine un Cado barone di Mancina alla linea degli attuali baroni Orioles, rappresentati oggi in Palermo da un Carlo Orioles e Natoli barone di Mancina.
Arma giusta diploma di rè Alfonso d’Aragona concesso al r. milite Beringario d’Orioles: di rosso, con un leene coronato d’oro, rampante
ad un monte di tré cime del medesimo, posto
nel canton destro della punta dello scudo.
Corona di principe.
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