Questa famiglia fiorì antica e nobile nelle città di Sutera, Licata e Palermo ove trovasi ascritta nella
Senatoria. Trae ella origine da quel Ruggiero
Salamone siciliano, famoso cavaliere nel duello della Cerignuola seguito tra Spagnuoli e
Francesi. Si distinsero secondo Minutolo e
Villabianca: un Paolo regio provveditore delle fortezze del Regno 1469; un Antonino prefetto di Licata e capitano di fanteria 1543; un 2° Antonino barone di Pietravina 1565; un Pompeo barone di Belvedere; un Francesco cavaliere gerosolimitano 1632; un 3° Antonino cavaliere come sopra 1671; un 2° Pompeo maestro razionale del r. Patrimonio e primo duca di Albafìorita 1692; ed un Giuseppe investito 1720, governatore della nobile compagnia degli Azzurri di Messina 1736.
Arma giusta il Baronio: partito; nel 1° d’azzurro, con tré bande d’oro; nel 2° del primo con una sbarra d’oro, ed un palo dello stesso soprastante sul tutto. Lo scudo cimato da elmo, accollato da due braccia vestite di nero, le mani in alto tenenti il gruppo di Salamone di
nero. Motto: nec vi nec metu.
|
|