Di questa famiglia conosciamo, che il vivente Luigi Scandurra ed Epiro, figlio di Francesco e di Giuseppa d’Epiro eredera della baronia di Salsetta e Montagna, trovasi acritto alla nobile compagnia della Pace di Palermo e con decreto ministeriale de’ 30
giugno 1874 ottenne riconoscimento del suo
aulico slemma gentilizio che è: d’azzurro,
ad uno spadone a due mani d’argento, in
palo, la punta all’ingiù, sormontata da tré
stelle di sei raggi dello stesso, ordinate in
fascia, con un crescente pure d’argento,
rovesciato, attraversante alle sommità delle
lame sotto il manico, e tenuto con le zampe
anteriori destra e sinistra rispettivamente da
due leoni d’oro affrontati lateralmente allo
spadone, con una striscia bianca svolazzante in fascia sotto la punta di detto scudo,
caricato del motto Scander scritto a lettere
romane di nero. Esso scudo sormontato da
elmo d’acciaio chiuso, liscio in pieno profilo a destra ornato di cercine e svolazzi d’oro
e di argento. |
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