Famiglia originaria di Ravenna, trapiantata in Messina da un Antonino Silipigni capitano nelle truppe di rè Filippo II di Spagna. I discendenti di costui presero stanza nella città di Castroreale, ove
occuparono tutte le nobili cariche. Altro
Antonino al cominciare di questo secolo la
ristabilì in Messina, avendo qui sposato la
signora Giuseppa Cianciolo ereditiera del
titolo di barone della Terza Dogana di Catania. Sostenne gli uffici di assessore del Gran
Priorato di Malta, di avvocato fiscale assessore straordinario del senato e di giudice
della R. Gran Corte; ed in considerazione
dell’antica nobiltà di sua famiglia, che provò
con regolare processo, e de’ suoi personali
meriti; il detto Senato con privilegio, 2 settembre 1812, lo aggregò ai nobili messinesi in
uno a’ suoi discendenti. Da lui un Felice barone Silipigni, che ha occupato onorevolissime
cariche, tra le altre quella di Sindaco di Messina e di Sottintendente in Patti.
Arma giusti Galluppi: d’azzurro, con tré pini al naturale, nodriti sovra un terrazzo dello stesso, sormontati da tré stelle d’oro ordinate nel capo. Elmo e corona di barone. Divisa:
Ut solae pini usque ad sydera.
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