Trae questa famiglia sua origine dalla Catalogna. Fu portata in Sicilia da Gilberto ed Uberto Talamanca padre e figlio sotto rè Pietro d’Aragona 1282, conforme riferiscono Barnaba Morene de Vengas — nobiltà di Spagna, — Giovan Candido —
famiglie nobili di Barcellona, — Giovanni
Vespertillo — storia di Catalogna, — Lopez
de Haro, Giovanni Mariano, Martin Carrillo,
Mugnos.
Detto liberto fu capitano e bajolo
di Palermo nel 1302, come afferma Auria,
ed ebbe conceduti da rè Giacomo i feudi di
Ragalcidi, Ambuali, Sanbenedetto, ed
Ambigalli. Fiorirono in oltre; un Matteo capitano di rè Federico II, da cui ottenne in
compenso di suo valor militare la città e castello di Naro col feudo di Delia; un Perrone
capitano di rè Pietro d’Aragona, marchese di
Malta, conte di Lipari e barone di Etna, Sutera e Mussomele; un Bemardo capitano ed
ammiraglio di rè Martino; un Guglielmo capi-
tano e gentiluomo di detto rè; e finalmente un
2° Gilberto capitano e gentiluomo di rè Martino,
camerlengo del regno, barone di Vicari e
Misilmeri; il quale sposando un’Ilaria La Grua
figlia d’Alberto barone di Carini, die al mondo
un Ubertinello istituito dal nonno erede universale coll’obbligo di assumere il cognome e
l’arme della famiglia La Grua. V La Grua.
Arma: fusellato d’oro e d’azzuro. Corona di barone.
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