E questa un’antica famiglia ghibellina della città di Firenze.
La portò in Sicilia sotto il reggimento di rè Pietro d’Aragona uno Scaloro degli Uberti conte
palatino, discendente al famoso fiorentino
Farinata degli Uberti, della stessa famiglia
di s. Bernardo già meritissimo generale di
Vallombrosa e cardinale di Papa Urbano II
nel 1096.
Detto Scalerò ottenne i casali della Gatta e di Condro, ed i feudi di Chicalbi
e s. Lorenzo nel 1299, non che il titolo di
conte di Assoro nel 1336; e perché del partito de’ Palizzi subì confisca dei suoi beni ed esilio, onde indegnàto si portò in Napoli a’ servigi di rè Roberto, che lo fé capitan generale delle sue truppe spedendolo a guerreggiare in Sicilia contro la r. casa d’Aragona.
Dopo varie imprese finì per perdere la vita in Assoro trucidato dai suoi vassalli, come
attesta il Fazzello.
Ne venne un Andrea con-
te d’Assoro investito il 1364. Si estinse per
via di femine nella nobile casa Montaperto.
Levò per arme giusta una antica pergamena che si conserva nella casa Montaperto: partito; nel 1° di rosso, con una mezz’aquila d’argento movente dalla partizione; nel 2° scaccheggiato d’oro e d’azzurro di cinque file. Corona di conte.
|
|