Le figure o mobili, che caricano lo scudo sono di quattro specie cioè:
1. Figure araldiche,
2. Figure naturali,
3. Figure artificiali, ed inanimate,
4. Figure chimeriche.
Il Capo, prima delle pezze onorevoli ordinarie, nella simbolica del blasone rappresenta l’elmo del cavaliere; esso si mette nell’alto dello scudo. Si dice capo abbassato, quando è staccato dall’orlo superiore dello scudo; sormontato quando ciò che lo separa dall’orlo superiore è a colore; capriolato, palato, bandolo quando il capo è distinto da alcuna di queste pezze. Dicesi anche capo cucito quando è del colore del campo.
La Fascia, seconda delle pezze onorevoli ordinarie, dinota la corazza o la cintura del cavaliere, e prende posto orizzontalmente nel mezzo dello scudo, di cui occupa il terzo. – Lo scudo si dice fasciato, quando vi sono 4,6,8, fasce; se poi ve ne sono di più addimandasi burellato, che si distingue in merlato, doppio merlato, dentellato, fatto a scacchi.
Il Palo, terza delle pezze onorevoli ordinarie, mostra la lancia del cavaliere, o il palo che il castellano faceva drizzare innanzi il ponte levatojo della sua abitazione, come segno di giurisdizione. – Si specifica il numero dei pali; ve ne sono a forma di cometa, ed a fiamma. Quando i pali sono dimezzati, e la metà del palo è di metallo e di colore, si dice palato e contropalato.
La Banda, quarta delle pezze onorevoli, figura la ciarpa del cavaliere, e simbolizza la qualità dell’alfiere; essa occupa il terzo dello scudo e lo attraversa dal canto destro del capo, al canto sinistro della punta. Si chiama cotissa quando non a che i due terzi di sua larghezza, e banda in divisa quando non a che il terzo. Vi sono pure delle bande fusate, dentate, merlate, caricate, accompagnate, potenziate, ed a scacchi. – Quando le bande sono opposte le une alle altre, cioè quando il colore è opposto al metallo, ed il metallo al colore, lo scudo è detto allora bandato controbandato.
La Sbarra, una delle pezze onorevoli, non differisce dalla banda che per la sua posizione che è di sinistra a destra, méntre la banda è di destra a sinistra. – Essa s’impiega qualche volta come segno di bastardia, ma allora deve essere meno larga, e si chiama Traversa.
Il Capriolo, quinta delle pezze onorevoli ordinarie, a la punta in mezzo al capo dello scudo, e due gambe che aprendosi in forma di compasso si estendono ai due angoli della punta. Esso occupa il terzo dello scudo; rappresenta gli sproni del’cavaliere; e se di legno, è destinato a sostenere i lavori delle fortificazioni, Può anche rappresentare la barriera, e la lizza. Il capriolo può essere accompagnato, scorciato, appuntato, spezzato o rotto, spaccato.
La Croce, sesta delle pezze onorevoli, da alcuni araldisti è tenuta come rappresentante la spada del cavaliere; ma sembra meglio adottata dai crociati nelle loro armi dopo il ritorno di Terra Santa. – Di varie forme è la croce, come scorciata, ancorata, bordata, merlata, doppio merlata, striata, accantonata, composta, dentata, inquartata, cancellata, scaccheggiata, a gigli, infiorata, inforcata, alzata, d’ermellini, di Lorena, romboide, ondata, inchiodata, patente, potenziata, ricrociata.
La Croce di S. Andrea, (Sautoir) composta della banda e della sbarra, dimostra la barriera e la lizza; essa è pure di varie forme come scorciata, caricata, accompagnata, di foderature come Vaj ed Ermellini.
La Bordura, (bordure) che è attorno dello scudo, se merlata indica le mura della fortezza, se dentellata un campo trincerato e difeso da palizzate.
Il Quarto, {frane quartier), è il primo quarto a destra dello scudo, e deve essere d’un altro smalto del campo.
Il Grembo, (le giron) è un mobile a triangolo isoscele; esso rappresenta l’antico abito, largo in basso, ristretto al di sopra. Se solo, s’indicherà da qual lato si muove.
La Campagna è una pezza onorevole formata di una linea orizzontale, che occupa circa una terza parte dello scudo verso la punta.
Lo scudetto (ecusson en coeur) è uno scudo piccolo, posto in centro o in fondo dello scudo; esso dinota principe giusto, protezione sicura, e fede sincera.
– Le figure araldiche di second’ordine o di moderna creazione sono:
II Lambello (le lambel) fascia stretta che non tocca i bordi dello scudo, ed ordinariamente con tré pendenti che scendono nel basso. Serve a distinguere i cadetti dai primogeniti, e può essere di colore sopra colore, e di metallo sopra metallo.
La Pergola, (la pairle) palo che sorte dalla punta dello scudo; diviso in due parti uguali in forma Y, ai due angoli del capo e rappresenta lo sperone dell’antico cavaliere.
L’Orlo, (l’orle) differisce dalla bordura in ciò che questa tocca i bordi dello scudo, mentre questo ne è staccato.
La Punta, (la pointe) pezza che si forma con due linee, le quali cominciando dai due cantoni di sotto si uniscono in punta, quasi nel mezzo dello scudo.
Pila, (la pile) è la punta rivoltata; può essere moltiplicata nello scudo.
Il Cantone, (canton) più piccolo del quarto ch’è la quarta parte dello scudo, collocandosi a destra o a sinistra rappresenta la bandiera del cavaliere alfiere.
Cinta merlata, {Trecheur) somiglia all’orlo con metà di sua larghezza.
– Le figure araldiche di terz’ordine sono molto più numerose; menzioneremo soltanto le principali.
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Bisonti, (Besant) sono monete coniate a Costantinopoli, pezze onorevolissime usate nelle armi. Rappresentano ricchezza, ajuto, sovranità di chi a dritto di battere moneta nei suoi stati o come riscatto di prigionieri in guerra.
Torte, (tourteaux) pezza mobile nelle armi tonda e piatta, di colore, e di foderatura, si distingue dalle bisanti che sono di metallo. Rappresentano il pane di munizione che serve per l’armata in guerra.
Torte bisonti (les besants-tourteaux) è una pezza tonda partita o inquartata di metallo e di colore.
Plinto pezza quadra e bislunga come un mattone che dicesi plinto, o biglietto. Alcuni credono che i mattoni rappresentino il dritto, che avevano i signori feudali di far costruire castelli e case signorili; secondo alcuni erano pezze di stoffa d’oro e di argento, aventi la forma di un quadro lungo di cui si ornavano gli abiti come segno di giurisdizione e di franchigie signorili; secondo altri dinotano stabilità e fermezza, o pure lettere sigillate.
Gli Scacchi, (les carreaux) sono quei quadri che compongono lo scudo o le pezze scaccate. Essi significano fortezza e costanza, e possono rappresentare un’armata schierata in battaglia.
Lozanga, (Losange) figura di quattro punte uguali, due delle quali in senso contrario sono più acute in forma di rombo. Ciò che abbiamo detto per gli scacchi può applicarsi per le losanghe.
I Fuselli, (les fusées) figure più acuminate delle losanghe, e quasi a foggia di fuso; sono l’emblema della pazienza, e possono per conseguenza essere l’espressione di qualunque lunga intrapresa eseguita e compita con saggezza e perseveranza.
Le Maglie (les màcles) sono losanghe aperte, nel mezzo e fan vedere il campo dello scudo.
I Quadri acuti, forati, o aperti in forma quadra rotonda, detti dai francesi Rustres, sono lozanghe forate in giro.
– Le figure araldiche di quart’ordine sono le diminuzioni, e moltiplicazioni delle pezze e delle figure araldiche sopra descritte, come/asciato, palato, bandaio, capriolato, fusato, scaccheggiato, losangato, cantonata, ecc. |
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