La prima regola del blasone si è di esprimersi in termini proprii e concisi, onde evitare le ripetizioni. I Francesi e gl’Inglesi nel blasonare le armi cominciano sempre dal campo, poi specificano le figure, le pezze, il loro sito, il loro numero, il metallo, ovvero il colore.
Gl’Italiani, gli Spagnuoli e, qualche volta i Tedeschi cominciano dal nominare le pezze dello scudo e terminano col campo; così dicono un’aquila nera in campo d’oro, un leone d’oro in campo azzurro.
Blasonando le figure si comincia sempre dalla principale, purch’ella sia broccame sopra qualche figura. Tutte le figure onorevoli tengono rango di principali, fuori del capo e della bordura, che non si specificano ordinariamente se non dopo le altre pezze, che
s’incontrano nello scudo.
Quando vi è una figura, la sua posizione ferma è di piazzarla nel centro o nel cuore dello scudo.
Due figure si mettono l’una sopra l’altra, e si dicono in palo.
Tré si piazzano 2 e 1, come i gigli di Francia, o allineate in capo, in palo, in banda, in
barra, in fascia, ec.
Quattro si piazzano 2 e 2 o cantonate.
Cinque, 2, 2 e 1, o in croce di Sant’Andrea.
Sei 3, 2 e 1, o 2, 2 e 2, in palo o in orlo.
Otto, 4 e 4, in palo o in orlo.
Nove, 3, 3 è 3, o 3, 3, 2 e 1.
Intanto egli è espressamente vietato di mettere metallo sopra metallo, e colore sopra colore; altrimenti le armi sarebbero false. Le eccezioni sono rarissime; ed i Francesi dicono a enquerre, a s ‘enquérir le armi da dimanda, quali sono quelle dei Rè di Gerusalemme che
portano in campo d’argento la croce potenziata d’oro, cantonata da quattro crocette pur d’oro, metallo sopra metallo. Goffredo di Buglione volle in questo modo trasmettere ai posteri nel suo scudo la memoria della conquista che fece della città santa di Gerusalemme,
tolta pel valore delle crociate dalle mani degl’infedeli nel 1099.
Le estremità degli animali, come unghie, becchi, lingue, grifi, artigli, occhi, coma, code, corone e collari possono essere di metallo sopra metallo, e di colore sopra colore;
ugualmente le brisure dell’arme, come il lambello, il bastone, la eclissa, la bordura, il bastone raccorciato in banda.
In fine deggio avvertire che le armi più semplici e meno caricate stimansi le più antiche, essendo passato in proverbio tra gli araldisti, che nelle armi chi ha più egli ha meno. |
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