Chiarissima famiglia valenziana stando al Minutoli ed al Mugnos che addita per primo ceppo in Sicilia un cavaliere Raimondo Bonajuti o Beneyto qual balio di Violante figlia di rè Pietro d’Aragona.
Un 2° Raimondo fu caro al duca Roberto nel conquisto della Sicilia, stabilito essendosi in Catania; un Giovanni casatosi in Siragusa, ivi comprò da’ Moncada la terra di Melilli, mentre un di lui fratello Antonio rimasto in Lentini acquistò il feudo e castello d’Osino 1497, ed ebbe anche il feudo dell’Albiato. Indi un Bartolomeo fu giudice di Gran Corte, comperò il feudo della Cavallera in Centorbi.
Un Guglielmo acquistò il feudo di Miliato, ed un altro Raimondo quello di Carracino nel 1535. Un Silvestre fu barone di Fucilino nel 1540; un Vincenzo al dir del Villabianca fu barone di Motta di Affermo nel 1557; ed un Gaspare senatore di Palermo il 1590.
Tal famiglia vanta de’ cavalieri gerosolimitani, cioè un fra’ Francesco Bonajuto ammiraglio nel 1550; ed un 2° fra’ Francesco Bonajuto balio di Santo Stefano padrone della galera Vittoria, che fu quella vittoriosa nel combattimento di Licata 1606.
Arma secondo il Minutoli: campo d’oro con tre alberi di cipresso di verde, quello di mezzo accostato da un leone di rosso. Corona di barone.
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