Riferisce Mugnos avere rinvenuto questa famiglia tra prischi consoli romani, essendo dagli storici celebratissima; i quali vogliono che ella cominciasse da Marco Alerio Candido proconsole in Sicilia al tempo di Marcello pretore.
Ciò rilevasi da un marmo trovato nel famoso antico tempio della Concordia di Girgenti in Sicilia. Si vuole fosse stato denominato candido dalla bianchezza straordinaria delle carni, e più ancora per la lealtà. Il di lui figlio Tito Claudio fu tribuno militare sotto Scipione l’africano, così parecchi altri. Avvenne poi nel 1253 che a motivo di rissa tra Pietro Candido ed uno della famiglia Antonino di Roma, quegli dovè trapiantarsi in Napoli a servigi di rè Manfredi; e che ivi suo figlio Nicolo rissatosi con Tommaso Pisanelli, astretto videsi di passare in Sicilia e propriamente in Siragusa, da dove in Lentini, acquistando i feudi di Scirumi e Piadaci, poscia per ribellione perduti.
Commendasi un Matteo Candido che scrisse delle cose seguite in Sicilia dal 1437 al 1445. Segue la linea sino a tempi del citato scrittore con Alfio e Francesco Candido.
Arma: d’oro, con tré fiamme serpeggianti di rosso moventi dalla punta, sormontate da tré stelle dello stesso.
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