Antica e nobile famiglia originaria di Francia; che sebbene stabilitasi in Adernò terra baronale di Sicilia, pure a’ sempre conservato una generosa nobiltà non avendo mai esercitato impieghi civili e promiscui, come, da un atto originale 16 giugno 1790, notar Chiarenza di Catania. Presso lui una relazione della commissione dell’Ordine di Malta per la prova sostenuta da Tommaso Romeo-Ciancio risultato cavaliere gerosolimitano di giustizia.
Un Antonio Ciancio, al dir del Villabianca, acquistò il feudo delli Pojira 1666, investendosi del titolo di barone. Segue la linea sino a Biagio investito 1750. Intanto da un testamento del barone Giuseppantonio Pisani 1785, in notar Palermo di Catania, rileviamo che Pietro ed Epifanio Ciancio, figli della sorella Vittoria per manco di eredi, sono chiamati a succedergli con che mutassero il cognome e l’arme, nominandosi Pisani-Ciancio.
Arma: d’azzurro, con una torre d’oro merlata di tré pezzi, aperta e finestrata di nero, uscente da una campagna dello stesso, ed una scala a pioli d’oro di dieci gradini, trattenuta nella sommità della torre da un braccio armato movente dal fianco sinistro dello scudo; sormontata da tré stelle d’oro ordinate in fascia.Corona di barone. |
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