Questa famiglia a quanto dice Mugnos sembra originaria di Piacenza ove vanta un Pietro Diana cardinale.
Fu trasferita in Sicilia da un Roberto Diana, gentiluomo di rè Ludovico, e per l’amicizia di Artale d’Alagona perde il dominio della terra di Gagliano ed altri feudi, che poscia nel 1396 rè Martino riconosciuta la sua innocenza gli fé restituire. Un Ruggiero fu guardaroba di rè Alfonso, da lui un Gaspare senatore nel 1470. Conmmendansi i cavalieri gerosolimitani fra’ Roberto priore in Roma 1379, ed altro fra’ Roberto priore in Messina 1439. Si crede estinta; intanto vuolsi ricordare un ramo proveniente da Genova per un Nicolò Diana e Spinola figlio di Guglielmo, che nel 1620 passò in Palermo, come assicura il Villabianca; indi acquistò le terre di Jaci, s. Antonio e s. Filippo 1645. Da lui un Guglielmo investito della baronia di Cefalà 1651, e decorate del titolo di marchese Bonaccorsi 1666. A costui successe un Nicolo che fu primo duca di Cefalà per concessione di rè Carlo II 1684. Segue la linea con Michele investito nel 1720 governatore del Monte di Pietà Palermo, il di cui figlio Giuseppe investito nel 1732 rifulse cavaliere gerosolimitano e governatore della nobile Compagnia dei Bianchi 1767 e del Monte di Pietà 1772. Finalmente si a che un Girolamo Michele di lui figlio, sposato a Giovanna Pilo de’ conti di Capaci, morì giovane lasciando unica erede la figlia Felicita Diana e Pilo, per la quale i beni ed i titoli pervennero alla nobile casa Pilo conti di Capaci.
Arma: d’azzurro, e una fascia d’oro accompagnata da tré stelle dello stesso poste due in capo ed una in punta.
Corona di duca.
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