Famiglia illustre e storica allo stesso tempo, però come dice Mugnos proveniente da Pisa; dapoichè un Giovanni Imperatore gentiluomo pisano la condusse a Palermo ai servigi di rè Federico II.
Un Ubertino ebbe concesso il feudo de’ Fìcarazzi 1441 e fu senatore di Palermo; altro Giovanni di lui figlio due volte pretore di detta città 1485-92. Un Pompilio capitano giustiziere 1520, pretore 1526, non poco adoprossi a sedare i disturbi prodotti dalla famosa congiura di Gianluca Squarcialupo contro i fautori del Moncada, benché suoi tre fratelli fossero stati complici. Un Giulio Cesare successe nelle baronie di Pellizzaro, Garescio e Bulfara, e fu più volte senatore di Palermo. Qui il Villabianca fa riflettere che per particolare disposizione testamentaria i di lui eredi e successori assumer doveano con ordine numerico lo specioso nome di Giulio Cesare Imperatore.
Tra’ cavalieri gerosolimitani troviamo un fra’ Baldassane priore di Capua, generale della squadra gerosolimitana nell’assedio di Malta 1569, ed un fra’ Pietro 1574.
Arma: d’azzurro con una luna montante, sormontata da una stella, il tutto d’oro.
Corona di barone.
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