Questa famiglia d’origine spagnuola ebbe chiaro principio dice Mugnos, nel regno di Napoli, ove un’Annibale cavaliere e signore del castello Girifalco in Calabria sotto rè Manfredi a’ suoi servigi veniva spedito; per lo che il detto castello ottenne.
Gli succedette per manco di prole il fratello Antonio il quale fu esiliato in Sicilia, stanziando in Lentini e per servigi resi a rè Pietro e Federico, ne ottenne le baronie del Comiso ed altri feudi. Il di lui figlio Alaimo ebbe inoltre la castellania di detta città e le baronie di Passaneto, Muni, e Bulfusina, quali perdette a causa di rivolte baronali contro rè Federico III.
Altro Antonio fu regio cameriere, ed un Tommaso di lui figlio comecché letterato venne dal detto rè eletto qual suo primo segretario, e quindi ricompensato della baronia e terra della Limina. Dalla regina Giovanna ottenne altresì il governo di tutte le città componenti la camera reginale 1463. Un Giovanni di lui fratello fu abate di Roccadia.
Arma: d’azzurro, con un uccello girifalco d’oro, tenente con gli artigli un ramo d’ulivo al naturale.
Corona di barone. Motto – Alta peto.
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