Famiglia spagnuola passata in Sicilia col rè Federico II, e non col rè Martino come erroneamente riferisce il Mugnos, per un Antonino Vincenti volgarmente detto Vincenzo, il quale fu condottiero
famoso di gente d’armi e creato nel 1330
capitano di soccorso del Val di Mazzara e
delle milizie di Trapani ove fondò la sua famiglia. Ivi fiorirono: Antonio barone’
d’Arcodaci per ragion di dote e prefetto della sua patria 1425; Giovanni regio milite eletto da rè Alfonso suo segretario e da rè Giovanni maestro razionale del Tribunale del r.Patrimonio 1488; altro Antonio regio cavaliere, consigliere di rè Giovanni nel 1464 e capitano giustiziere di Trapani 1465; Antonio
3° signore del Gelso e Casserino, prefetto della sua patria nel 1431 e senatore nonché ceppo de’ baroni di Casalmagno; Giacomo barone di Casalmagno, regio senatore consiliario; altro Giovanni signore di
Marama, regio familiare e consigliere,
castellano della Colombara nel 1448, regio
segreto 1458 e capitano giustiziere nel 1464;
fra’ Bartolomeo commendatore gerosolimitano; fra’ Mario Orfeo cavaliere, ed altri che
furono regi cavalieri, senatori e capitani giustizieri. Arma: d’oro, con un monte di tré cime di rosso, piantato in una campagna di verde.
|
|