Nobilissima famiglia, che il Mugnos, Inveges, Digiovanni, Villabianca vogliono derivata da’
Migliaccio di Firenze e forse da quella de’
signori Guidalotti tanto rinomati nelle passate fazioni de’ Guelfi e Ghibellini.
Il primo
che di essa in Sicilia ci presenta il Mugnos è un Nicolo Migliazzo capitano di Naro 1350
sotto rè Ludovico. Fiorirono: un Filippo cavaliere nobilissimo; un Mariano barone di
Montemaggiore investito 1531; un Gerardo
2° barone di Montemaggiore; un Mariano
primo marchese di detto stato 1598 e signore della Sala di Partinico, poeta non spregevole come dal Mongitore, andò in soccorso dell’isola di Malta; travagliata da’ Turchi, fu presente alla battaglia navale presso le isole Curzolari data contro i barbari, vicario del regno per la estirpazione de’ banditi 1585, e generale dell’Accademia d’ Armi de’ nobili palermitani, maestro razionale, pretore di Palermo 1601, infine straticoto di Messina 1603; altro Gerardo molto commendato dall’Auria per essere stato uno de’ cavalieri giostranti ed il primo de’ vincitori 1597, governatore del Monte di Pietà
1598; un Mariano primo principe di Baucina
per concessione di rè Filippo IV che l’onorò
del trattamento di suo consanguineo 1626,
deputato del regno, pretore di Palermo 1663;
un Ignazio capitano di Palermo 1663, pretore 1671, e vicario generale in Catania 1674;
un Giuseppe arcivescovo di Messina non poco
encomiato dal Pirri e dal Mongitore; altro
Mariano investito 1684; un 3° Ignazio investito 1703, nella di cui unica figlia Eleonora,
maritata ad Antonino Termine principe di
Casteltermine e conte d’Isnello si estinse la
linea primogenita della famiglia Migliaccio,
mentre al dir del Villabianca altre linee secondarie formarono i duchi di s. Dionato e
di Floridia, ed i principi di Malvagna. Ne’
duchi di Floridia notiamo una Lucia
Migliaccio vedova principessa di Partanna,
e che fu moglie di rè Ferdinando IV, e di
questo ramo esistono Michele residente in
Palermo col figlio Ignazio, e Giovanni in
Siracusa. In quei di Malvagna si distinse un
Ignazio Migliaccio principe di Malvagna gentiluomo di camera cavaliere del san Gennaro,
intendente di Palermo e presidente della
pubblica istruzione, il di cui figlio Alessandro fu gentiluomo di camera. Linea estinta.
Arma concordemente agl’autori: azzurro, con una pianta di miglio d’oro. Corona di principe.
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