Una delle nobili e cospicue
famiglie d’Italia-detta Nasitto e poi Naselli;
perocché al dire del Villabianca da’ baroni
longobardi ebbe sua origine.
Intanto sappiamo che un Pericone Nasello o Naselli, come
corrotto da Pier o Pietro Ugone a soldo di rè
Federico II nel 1298 la portò ih Sicilia, ottenendo in compenso di servizi militari i feudi
di Caletto e Gibilcalef o Mucarda, non che
quello della mastra in territorio di Butera. Il
di lui figlio Nicolo fu altresì annoverato nel
1343 tra’ baroni feudatari di Piazza. Ne vennero molti illustri personaggi come a dire:
un 2° Pericone intimo familiare di rè Alfonso
e barone del Comiso 1454; un Gaspare capitano d’arme a guerra della città di Marsala;
altro Gaspare primo conte dei Comiso 1571;
un Baldassare conte come sopra e barone di
Casalnuovo 1599, fondatore della terra di
Aragona nel suo feudo di Diesi, cavaliere di
s. Giacomo della Spada, governatore della
Pace 1607, pretore di Palermo 1607, e capitano giustiziere di Catania 1613; un Luigi
primo principe di Aragona 1625, cavaliere
d’Alcantara, governatore delle provincie di
Cosenza ed Abruzzo, pretore di Palermo
1760; un Baldassare cavaliere del Toson
d’Oro, vicario generale delle città di Gìrgenti
e Licata 1676, generale d’artiglieria sergente
generale di battaglia, gentiluomo di rè Carlo II e pretore di Palermo 1677; altro Baldassare principe di Aragona investito 1711, capitano giustiziere 1724, pretore 1738, cavaliere, gerosolimitano e del s.
Gennaro, maggiordomo maggiore consigliere di Stato presidente del supremo Consiglio di Sicilia e mecenate dell’Accademia Giustiniana fondata nel suo palazzo 1722 un 3° Luigi principe di Aragona e di
Poggioreale, marchese della Gibellina, conte del Comiso, signore delle terre di
Castellamare del Golfo, e delle baronie di
Casalnuovo e Gela, grande di Spagna di prima classe, gentiluomo di camera di rè Carlo
III, capitano della Guardia-Reale Viceregia del regno, e cavaliere del s. Gennaro, il cui
fratello Salvatore rifulse cavaliere gerosolimitano, maggiordomo di settimana, brigadiere dell’esercito e comandante r. squadra delle Galere del Regno.
Questo ramo si estinse in casa Burgio duchi di Villafiorita mentre altre linee formarono i marchesi di Flores derivati da Emmanuele Naselli secondogenito di Luigi Naselli e Saccano primo
principe di Aragona, ed i duchi di Gela originati da Francesco Naselli primo duca di
Gela 1697, figlio del primo principe di
Aragona. In quest’ultima linea notiamo un
Domenico governatore della Pace 1749, e
del Monte di Pietà 1755, un Luigi cavaliere
gerosolimitano, tenente maresciallo e governatore di Cremona in Italia, ciambellano
nella imperiai corte di Vienna; un Giovanni
maestro razionale di toga del tribunale della
r. camera 1772, e finalmente un Giambattista
principe di Ficarazzi arcivescovo di Palermo. Questa linea va ad estinguersi in casa
Trigona principi di s. Elia.
Arma: d’azzurro, con una fascia, sormontata da un leone nascente, accompagnata in punta da tre palle allineate in fascia il tutto d’oro. Corona e mantello di principe.
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