Da’ rè goti, secondo
ne riferisce Mugnos appoggiato al Marquilles
grave scrittore catalano, trae origine la rinomata nobilissima famiglia Santacolomba,
così detta per un Amalerigo visconte di
Santacolomba in Catalogna, discendente da
Eumberto figlio di Enrico rè goto. Un Arnaldo
prode capitano la trapiantò in Sicilia nell’accompagnare rè Martino; indi capitan generale
della regina Bianca, cui poscia rivolse avverse
le armi per seguire la fazione del Caprera,
mostrato avendo in quell’occasione non poca
sagacia e valore. Pel matrimonio con una
Ventimiglia ebbesi la terra d’Isnello 1398; ottenne in enfiteusi il feudo Siniscalco, non che
le baronie di Bonvicino Delbosco e di Savoca;
infine fu capitano giustiziere di Palermo 1426.
Fiorirono in oltre: Arnaldo-Guglielmo gonfaloniere del regno 1437, investito d’Isnello
1453; altro Arnaldo conte d’Isnello 1625; Pietro investito del detto Stato d’Isnello unitamente alla baronia d’Aspromonte da Casa Farina rivendicata, la di cui linea nella famiglia
Termine si estinse; restando un Lucio marchese di Santacolomba 1671.
Levò per arme: d’azzurro, con tré colombe d’argento, la prima tenente un ramoscello d’oliva verde in bocca. Corona di conte.
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