Secondo Vuanpenbuch scrittore delle famiglie germaniche, la Sitayollio visse chiarissima nella Svevia sotto l’imperatore Ottone II, mercé la signoria del castello Sitayollio, d’onde il cognome.
Un Gerardo la portò in Pisa 1090, ove i di lui discendenti occuparono le prime cariche di quella repubblica. Venendo alla Sicilia sappiamo dal Mugnos che un Roberto Sitayolo o Sitajolo
dall’imperatore Federico II fu nominato gran
siniscalco del regno 1238. Dopo lui si distinsero: un Nicola Giovanni vessilliero di rè
Alfonso, capitandarme e vicario generale delle
città e terre marittime; un Girolamo capitano
dell’armata marittima di Pisa e di Sicilia, governatore della Camera Reginale; un Gianvincenzo maestro razionale, ed altri che in
Palermo figurarono nella senatoria.
Arma: di rosso, con una banda di argento, ed una sbarra d’oro soprastante sul tutto accompagnate da una stella d’oro nel capo e da altra d’argento nella punta. Lo scudo cimato da elmo di nobile.
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