Famiglia nobile oriunda romana, portata in Sicilia secondochè scrive Mugnos da un cavaliere romano detto Cinzie Esquilio, nel nostro dialetto Squiglio.
Fiorirono poi di essa, a quanto ne pensa il Villabianca: un Antonio castellano di
Castroreale 1395; un Bemardo paggio della
regina Maria e maestro razionale della Camera Reginale 1399; un Giacomo investito
della baronia di Valledolmo, e de’ feudi
Cifilliana e Mezzamandra Nuova 1627; un
Pietro Giorlando barone come sopra, e della
terra di Galati 1628; un Giovanni investito
del feudo del Carpinelle 1634; altro Pietro
Gloriando barone del Landre per ragion
materna; altro Giacomo barone come sopra,
ed erede per la madre della baronia di
Reccarciofolo; ed un Pietro barone del
Landre investito 1717, governatore de’ Bianchi di Palermo, e del Monte di Pietà 1745.
Arma giusta il Villabianca: di rosso, col cavallo vivace, impennato e rivoltato d’argento.
|
|