Casa D’Austria Spagna e Sicilia |
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Volendo Giovanna ritirarsi cedè al figlio Carlo I in Spagna e Sicilia, V nell’impero d’Austria, figlio di Filippo il Bello arciduca d’Austria, le due corone di Spagna e Sicilia.
Questi in età di anni 17 col consenso del papa nel 1516 venne proclamato rè in Bruxelles; poscia eletto imperatore di Germania. In quel tempo governava da viceré l’isola nostra Ugo di Moncada prode capitano spagnuolo, discendente da una delle più antiche ed illustri case di Catalogna; ma uomo inviso ed abborrito, il quale fu rimpiazzato da Ettore Pignatelli conte di Monteleone, che non fu accetto all’universale. Allora fu il S. Uffizio colla forza ristabilito nel 1535, l’imperatore venne in Sicilia, ed in Palermo giurò l’osservanza delle costituzioni del regno, percui gli s’innalzò una statua in bronzo che si vede nella piazza Bologni. Concesse a’ cavalieri di S. Giovanni le isole di Malta e del Gozzo sotto il tributo annuale di un falcone. Sostenne aspra guerra con Francesco I rè di Francia, che fece prigione a Pavia, debellò altri suoi nemici riportando 40 vittorie. Sotto di lui mille torbidi sì per congiure, tra le quali la più famosa quella del caso di Sciacca avvenimento che nacque dall’odio implacabile delle due famiglie Luna e Perollo venute in fierissima nimistà sin dal 1455, sì per la pirateria turca. Tolse in moglie Isabella di Portogallo. Stanco alfine di tante guerre, travagliato da gravi mali rinunziò l’impero di Germania e il regno di Ungheria a Ferdinando suo fratello, e gli altri suoi vasti dominj di Spagna, Italia, Olanda, Fiandra, Belgio ed America a Filippo suo figlio. Fu principe attaccatissimo alla religione cattolica, d’incorrotti costumi, di profonda politica. Morì nel 1558 in età di 58 anni nel convento di S. Giusto in Portogallo, dopo avere governato 38 anni.
Filippo I di Sicilia, II di Spagna, figlio del precedente acclamato rè di Sicilia in Messina il 1556, ebbe lo stesso spirito marziale del padre ma oppressore e feroce. Battè Enrico II rè di Francia nella famosa battaglia di S. Quintino, ed i Mori in Africa. Fu ammirevole sotto il suo governo il viceré duca d’Ossuna, perché protettore de’ letterati.
Prese quattro mogli, e dopo 24 anni di regno morì in Madrid il 1598, in età di anni 71 succedendogli il di lui figlio Filippo II di Sicilia, III di Spagna, nato dalla quarta moglie Anna d’Austria figlia dell’imperatore Massimiliano II. Dopo la morte del padre proseguì continuando la guerra contro l’Inghilterra e l’Olanda, richiedendo i consueti sussidii. Egli abbandonò il governo di Sicilia nelle mani del duca di Olivares. Sposò Margherita d’Austria figlia dell’arciduca Carlo, procreando Filippo. Morì in Madrid nel 1621 in età di anni 41, e dopo 23 anni di regno.
Filippo III di Sicilia, IV di Spagna, salì al trono in età di anni 16 e alla sua volta proseguì la guerra di Francia e di Olanda, comunque le finanze ristrettissime e la peste nuovamente qui inferocito avesse. Indi stabilì perpetua pace colla Francia, sedò molti torbidi in Sicilia, per cui gli fu eretta una statua in bronzo1 nel piano del real palazzo in Palermo. Ebbe due mogli. Isabella di Borbone figliuola del grande Enrico IV rè di Francia e di Maria de’ Medici, Maria Anna d’Austria figliuola dello imperatore Ferdinando III, e di Maria sorella dello stesso Filippo III. Governò 45 anni, cessando di vivere in Madrid nel 1665 in età di anni 61, lasciando il trono al di lui figlio Carlo nato da Marianna d’Austria.
Carlo II che salì al trono in età di anni 4 sotto la tutela della madre Marianna d’Austria. Fu principe dabbene religioso, liberale senza fasto. Nel suo regno la Sicilia fu travagliata da gravi calamità; finalmente nel 1700 anno di carestia cessò di vivere in Madrid in età di 38 anni e dopo 34 di regno, senza aver prole, lasciando per testamento suo erede il nipote Filippo Borbone Duca d’Anjou secondo genito di Luigi Delfino figlio del rè di Francia Luigi XIV, e di Maria Teresa d’Austria sorella di Carlo II, in cui si estinse fra i moharchi di Spagna e Sicilia il primo ramo della casa d’Habsbourg, che regnò in Sicilia 184 anni ed ebbe cinque rè. Si armava con uno scudo inquartato e contr’inquartato.
Il primo gran quarto inquartato, 1° e 4° rosso con un castello d’oro sormontato da tré torri pur d’oro, chiuso d’azzurro, murato di nero che di Castiglia; 2° e 3° d’argento, con un leone rosso coronato che è di Leone.
Il secondo gran quarto partito: nel 1° d’oro, con quattro pali rossi che è diAragona; nel 2° in croce di S. Andrea il capo e la punta d’oro, con quattro pali di rosso, ed ai fianchi d’argento, l’aquila nera coronata che è diAragona Sicilia, diviso d’argento con una croce potenziata d’oro, accantonata da quattro crocette potenziate, d”oro che è di Gerusalemme; sopra il tutto d’argento con cinque scudi d’azzurro situati in croce, caricato ciascuno da cinque bisanti d’argento e la bordura di rosso, con sette castelli d’argento, che è ài Portogallo.
Il terzo gran quarto diviso: nel 1° rosso, con una fascia d’argento, che è à’Austria; nel 2° bandato d’oro e di azzurro di sei pezzi, e la bordura di rosso, che è di Borgogna antica.
Il quarto gran quarto diviso: nel 1° d’azzurro sparso di gigli d’oro e la bordura composta d’argento e di rosso che è di Borgogna moderna; nel 2° nero, con un leone d’oro linguato e armato di rosso, che è del Ducato di Brabante; in punta innestato d’argento, con una granata verde, aperta di rosso che è di Granata; e sopra il tutto partito: nel 1° d’oro, con un leone nero coronato linguaio e armato di rosso, che è di Fiandra; nel 2° d’argento, con un’aquila rossa coronata annata unghiata di oro che èMarchionatus Sacri Imperii, parte del Ducato di Brabante.
Lo scudo contornato del collare del Toson d’Oro, e sormontato da Corona reale; supporto un’aquila nera coronata con le ali abbassate.
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