Casa di Savoja
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Vittorio Amedeo II duca di Savoja figlio di Carlo Emmanuele II e di Maria Giovanna duchessa di Nemours,
ottenne la Sicilia per il trattato d’Utreht; e fu coronato in Palermo a 24 dicembre 1713.
Qui contese per la regia monarchia col Papa che interdisse la Sicilia eccitando gare, disserzioni e tumulti.
Dopo un breve e turbulentissimo regno di anni cinque dovette perdere la Sicilia riconquistata dalle armi
spagnuole e riparare in Torino, ricevendo in compenso il regno di Sardegna. Fu principe politico manieroso
vigilante e intento a promuovere il bene del regno.
Cessò di vivere in Torino nel palazzo di Moncalieri nell’età di anni 66, il 31 ottobre 1732.
La Casa di Savoja è la più antica tra le case Sovrane di Europa avendo origine da Umberto delle Bianche mani
che viveva nel decimo secolo figlio di un Beroldo o Bertoldo della casa di Sassonia viceré d’Arìes e conte
di Moriana, il quale era figlio di Ugo marchese d’Italia. Quindi per circa nove secoli cioè in 26 generazioni
questa illustre famiglia a dato 38 principi quasi tutti o per virtù cittadine o per valore militare commendevoli.
Il suo stemma è uno scudo inquartato e contr’inquartàto.
Il primo gran quarto inquartato: 1° d’argento, con una croce potenziata d’oro cantonata da quattro crocette
potenziate dell’istesso metallo che è di Gerusalemme; 2° fasciato d’argento e d’azzurro, di 8 pezzi con un
Icone rosso armato linguaio e coronato d’oro broccame sul tutto che è di Lusignano; 3° d’oro con un leone
rosso armato e coronato d’oro, che è d’Armenia; 4° d’argento con un leone rosso armato e coronato d’oro
linguaio d’azzurro e la coda biforcata che è di Luxemburgo.
Il secondo gran quarto partito: nel 1° di porpora, con un poledro rivolto, contornato e cigliato d’argento
che è di Westfalia; nel 2° fasciato d’oro e di nero, di 8 pezzi con una corona schiacciata verde situata in
banda, e braccante sul tutto che è di Sassonia, alle quali armi è innestato un campo d’argento con tré
puntali di spada di rosso che è d’Angria; scudetto d’argento con una croce rossa accantonata da quattro
teste di moro nere attortigliate d’argento che è di Sardegna, quale scudetto fu aggiunto quando la casa di
Savoja ottenne il possesso di quest’isola in compenso della perdita della Sicilia, e che noi abbiam esposto
in separata tavola per completare lo stemma di Casa Savoja attuale regnante.
Il terzo gran quarto partito: nel 1° d’argento, sparso di biglietti neri ed un leone armato di rosso e
linguaio di rosso braccante sul tutto che è del Chiablese; nel 2° nero, con un leone d’argento armato e
linguaio di rosso che è di Aosta.
Il quarto gran quarto partito: nel 1° rosso con la croce d’argento con un lambello d’azzurro di tré pezzi
soprastante sul tutto per Piemonte, diviso con cinque punte d’oro equipollenti con quattro d’azzurro che è
di Genova; nel 2° di argento, al capo rosso che è di Monferrato, in punta dello scudo innestato d’argento
con un’aquila nera che è di Moriana.
Sopra il tutto d’oro con un’aquila nera, al volo spiegata coronata d’oro caricata nel petto d’uno scudo
di rosso, con la croce d’argento, che è di Savoja,1 lo scudo contornato del collare dell’ordine supremo
dell’Annunziata, Corona reale, cimata da croce trifogliata; supporto due leoni.
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