Illustre e nobile famiglia di Spagna il di cui ceppo giusta il Bouillet fu un Domenico Munoz-dos-Hermanas, che nel XII secolo tolta a’ Mori la città di Cordova, ed incatenatene il rè, ne ricevè in compenso il nome e le armi che trasmise a’ suoi discendenti; tra’ quali furono celebri Don Diego Hernandez de Cordova Alcayde 1492, e Gonzalvo de Cordova gran capitano spagnuolo.
Questa celebre famiglia si divise poi in vari rami formando i duchi di Sessa e di
Somma, i conti di Cabra di Buena e di Palermos, i marchesi di Bitonto ne’ regni di
Andalusia, di Granata di Murcia, e di Estremadura, ed i conti di Alcaudet nell’Andalusia. Essa è stata arricchita di sei grandi e d’un considerevole numero di vassallaggi, città terre ,e feudi; ha dato quattro cardinali, dieci vescovi, molti cavalieri del Toson d’Oro, d’Alcantara, Calatrava, s. Giacomo, e gerosolimitani; ambasciatori, governatori, viceré, generali e conquistatori. Fu portata in Palermo al dir del Villabianca nei primi del 1500 da un Francesco Cordova dei conti di Alcaudet. Fiorirono: il di lui figlio Paolo cavaliere di s. Giacomo della Spada; Francesco r. maestro notaro in feudim dei tribunali del r. Concistoro, R. Monarchia e cause delegate; Francesco Antonio senatore di Palermo 1678; Filippo governatore del Monte di Pietà 1690, e senatore 1710; altro Francesco primo marchese della Giostra come per investitura del 1748; ed altri illustri gentiluomini sino al vivente Filippo de Cordova marchese della Giostra e marchese di Balsamo.
Arma: campo d’oro, con tré fasce di rosso, ed un rè moro vestito di verde, col manto di porpora coronato d’oro all’antica, incatenato pel collo.Corona di marchese. Lo scudo accollato da trofeo militare. |
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