Inveges riferisce questa famiglia oriunda francese. Il Rossi la dimostra in più luoghi italiana; ed il Mugnos’ Vespro la riporta in Mazzara; forse proveniente dal Milanese, poiché ricordasi un Ugone de Curtibus barone sotto rè Pietro I ed un Antonio sotto Federico II 1296.
Altro ramo encomiato da monsignor Giovio esistette in Palermo, possessore della baronia di Tuzia feudo nobile col mero e misto impero. Un barone Vincenzo Curti fu cavaliere aurato e due volte senatore di Palermo, secolo XVII. Altro ramo trovossi in Licata: ivi è memoria
di un Mario Curti marchese di Balsamo; ne venne un Antonio sacerdote per la di cui morte
ereditò la sorella Francesca moglie di Francesco de Cordova marchese della Giostra.
Arma: scudo interzato in fascia; nel 1° d’oro un’aquila coronata e spiegata di nero, nel 2° d’argento con un leone a due teste di nero, partito di rosso con un castello merlato d’argento sormontato da un’aquila spiegata d’oro; nel 3° di argento con tre bande di rosso.Corona di barone. |
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