Questa nobile famiglia, come rilevasi dal Villabianca e da documenti autentici presentati dal cavaliere Antonio Inguaggiato 1807, per conseguire la croce di giustizia dell’Ordine Costantiniano, ha fiorito da qualche tempo in Sicilia ove si distinsero: un Raffaele barone di Polizzello capitano del soccorso generale delle milizie a servizio di rè Carlo II nella marina di Cefalù, a guardia per la temuta invasione dell’armata francese 1676; ed un Francesco investito 1679.
Dopodiché ella si divise in due rami, ne’ marchesi del Sollazzo e baroni di Donnaligi stabiliti in Palermo, oggi rappresentati dal marchese Andrea Inguaggiato; e ne’ baroni del Gibiso in Termini. Epperò in quest’ultimo ramo notiamo un Raffaele, che acquistò detta baronia, investito 1801; ed un Antonio cavaliere costantiniano di giustizia, oggi rappresentato dal barone Croce Inguaggiato.
Arma: d’azzuro, con una fede di carnagione manicata di verde e di rosso, la mano destra in atto di porgere un anello d’oro nell’annulare di quella di sinistra, e tré stelle d’oro nel capo allineate in fascia.
Corona di marchese.
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