(2)
|
(2)
|
(2)
|
(1)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
|
Oneto
| |
Visto: 671
|
Voti: 7.25
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Principe di S. Lorenzo. Ultimo possessore Tommaso (1828). Principe di S. Bartolomeo. Duca di Sperlinga. Visconte di Francavilla. Barone di S. Bartolomeo. Barone di Racalmallina. Signore della Carrubba. Signore di Vaccarizzo Soprano e Sottano e Vaccaro. Signore di S. Venera. Ultimo investito giuseppe (1811). Famiglia che si crede di origine genovese, forse venuta in Sicilia nel secolo XIII. Arma: spaccato d’oro e d’azzurro, all’albero di ona sdradicato, fogliato di verde sull’oro e fustato d’oro, acostato da due leoni contrarampanti dello stesso sull’azzurro.
|
|
Omodei
| |
Visto: 728
|
Voti: 4
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Col titolo di Nobile dei Baroni di Reda fu riconosciuto nel 1879 Amedeo, di Benedetto, di Giovan Maria.
Col titolo di Nobile in forza del R. Rescritto del 5 febbraio 1855, fu iscritto Gregorio, di Emanuele, di Gregorio. Fratello: Cesare. Derivata, come si crede, dagli Amidei di Firenze, questa famiglia passò in Sicilia due volte, cioè sotto 1’imperatore Federico e sotto Pietro d’Aragona. Dimora Trapani e Avola. Arma: spaccato d’ argento e di rosso, al leone dell’uno nell’altro. – Alias: partito d’argento e di nero, al volo abbassato dell’uno nell’altro. Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.
|
|
Oliveri
| |
Visto: 762
|
Voti: 1
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Duca d’Acquaviva. Ultimo possessore Pietro (1828). Famiglia originaria di Spagna che si ritrova in Messina nel secolo XV e pure in Palermo ed altrove. Arma d’oro, alla colonna o base e capitello al naturale, cimata da una colomba del medesimo. – Alias: d’oro, all’olivo sdradicato di verde, accostato al tronco da due teste di leopardi dello stesso.
|
|
Ondes (D’)
| |
Visto: 655
|
Voti: 1
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Col titolo di Barone di S. Ludovina fu riconosciuto nel 1914 Pio di Vito, di Bartolomeo. Dim. Genova.
Coi titoli di Duca dell’Isola Barone di Rampigallo e Barone del Ponte di Sciacca per successione Inveges) e di Marchese di Roccaforte Barone di Godrano e Barone di Nadore (per successione Cottù) fu riconosciuto nel 1924 Lorenzo, di Giovanni.
Nello stesso anno venne concessa a Francesco, di Francesco, l’autorizzazione di fare uso del titolo di Duca dell’Isola a guisa di anticipata successione. Fratelli di Francesco: Lorenzo, Marianna, Giovanni, Emanuele e Gioacchino. Famiglia originaria di Francia. Dimora Palermo. Arma: d’argento a tre bande ondate d’ azzurro. Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.
|
|
Onofrio (D’)
| |
Visto: 637
|
Voti: 1
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Barone di Mancipa e Passarello o Villadoro e Artesina. Ultimo investito Antonino (1804). Famiglia di Palermo e Calascibetta nota sin dal secolo XVII. Arma: di rosso, all’aquila spiegata e coronata d’argento.
|
|
Orlando
| |
Visto: 651
|
Voti: 1
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Il titolo di Conte fu concesso nel 1909 a Rosalino Francesco, di Luigi, di Giuseppe. Famiglia palermitana. Dimora Livorno. Arma: di rosso, all’incudine col martello posto in banda al naturale, battente un pezzo di ferro d’oro scintillante dello stesso, l’incudine accompagnata in capo da tre capi d’oro ordinati in fascia ed in punta da una stella d’ argento. Motto: OPRANDO BENEFICA. Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.
|
|
Ortolani
| |
Visto: 626
|
Voti: 1
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Col titolo di Barone di Bordonaro Soprano, fu riconosciuto nel 1901 Gabriele, di Carlo, di Antonio. Figli: Carlo, Vincenzo ed Alessandro. Col titolo di Nobile dei Baroni di Bordonaro Soprano fu iscritto Pietro, di Giovanni (già riconosciuto nel 1907) di Pietro. Fratelli: Carlo, Gregorio e Giacinta. Zii: Natale , Federico, Maria, Margherita, Giuseppina e Vincenza. Con lo stesso titolo di Nobile dei Baroni di Bordonaro Soprano furono iscritti Pietro, di Giovanni, di Vincenzo; non che Vincenzo, di Rosario Santi, di Vincenzo. Figli di Vincenzo: Santi, Giuseppa, Rosalia e Domenico. Fratelli di Vincenzo: Eduardo, Enrico, Mario e Giuseppe. Famiglia che si crede di origine pisana, passata in Sicilia nel secolo XIII. Dimora Palermo Cefalù Isnello e Bologna. Arma: spaccato: al 1° di verde, ad un leoncino coronato, sormontato da tre stelle male ordinate, accostato da due alberi nodriti sulla partizione, il tutto d’oro: al 2° d’azzurro, al cane bracco d’argento (ramo primogenito). – D’azzurro, al leone col capo rivoltato, rampante sopra una collina erbosa, movente dal fianco destro dello scudo, il tutto al naturale, il leone sormontato da una cometa d’oro, posta in fascia (ramo cadetto). Elenco Nobiliare Siciliano.
|
|
Ottaviani
| |
Visto: 645
|
Voti: 1
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Col titolo di Conte fu riconosciuto nel 1904 Lorenzo, di Francesco (per successione Petrini). Famiglia di Messina. Dimora Messina. Arma: inquartato: al 1° d’oro, alla torre di rosso meriata di quattro pezzi dalla guelfa; al 2° di rosso, al leone tenente con la zampa anteriore un ramoscello di palma, il tutto d’argento; al 3° d’azzurro, al braccio destro armato movente dal lato sinistro dello scudo, tenente colla mano di carnagione un nastro d’azzurro orlato d’oro; al 4° d’oro, al leone di rosso tenente con la zampa anteriore destra una spada al naturale, alta in palo, alla fascia d’argento attraversante, caricata di una stella (8) di azzurro. Motto: NE PEREAT. Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.
|
|
[no related categories]
Copyright ©2010-2011 CastellammareOnline, ASPapp.com
|