Illustre nobile famiglia fiamminga, cominciata in Sicilia da Adriano Papè nobile d’Anversa, discendente da Ariberto Papen o Papes, segretario di Teodorico Alfatio, conte di Fiandra 1127, come dal
Mugnos appoggiato al Chiffle e Paradino –
Nobiliari Gallici — Ei si stabilì in Palermo,e
fu progenitore di quel milite Giantommaso
Pape, che dall’imperatore Carlo V, ottenne
nel 1535 conferma del suo stemma gentilizio
con l’aggiunta dell’aquila imperiale.
Un
Cristofaro Pape rifulse deputato del regno e
primo protonotaro di sua famiglia. Indi due
rami formaronsi: uno dei duchi di Pratoameno, titolo riportato da un Giacinto fìglio del precedente sotto rè Carlo II 1671, illustrandovisi: un 2° Cristofaro cav. di s. Giacomo, commendatore di s. Calogero, gentiluomo di camera del duca di Baviera, brigadiere degli eserciti del rè Cattolico, morto
1720 comandando l’artiglieria col grado di
tenente generale; un Luigi marchese della
Scaletta 1718, duca di Pratoameno 1721
governatore dei Bianchi di Palermo 1722;
altro Giacinto maestro razionale di cappa e
spada dalla r. Camera 1758, gentiluomo di
camera, cavaliere del s. Gennaro, due volte
pretore di Palermo 1760-66, mecenate de’
letterati, fondatore nel suo palazzo dell’Accademia delle Arti e Scienze; si estinse.
Il 2° ramo presenta i duchi di Giampilieri, titolo
ottenuto da un Ugone altro figlio del cennato
Cristofaro sotto detto rè Carlo II 1675,
protonotaro del regno, governatore de’ Bianchi 1677-90, maestro portolano e deputato.
In
esso ramo notiamo: un Giuseppe Papè primo
principe di Valdina 1706, governatore de’
Bianchi 1714; un Ignazio investito 1743, maestro razionale di cappa e spada del tribunale
del r. Patrimonio 1758, gentiluomo di camera,
protonotaro del regno, il di cui fratello Ugone
fu vescovo di Mazzara 1772; un Pietro gentiluomo di camera cavaliere del s. Gennaro e dell’ordine Gerosolimitano; un Ignazio gentiluomo di camera; un Salvatore fratello del precedente, maggiordomo di settimana di rè Ferdinando II, e gran croce del r. ordine Costantiniano, ed il vivente Pietro Papè e Vanni, principe di Valdina, duca di Giampilieri ecc.
gentiluomo di camera di rè Francesco II.
Leva per arme: d’oro, con una fascia d’argento cucita, caricata da tré croci di s. Andrea di rosso, sotto altra fascia di rosso, sormontata da un’aquila imperiale di nero, accostata da due gigli di rosso, ed una foglia (o pampina) di verde posta in punta. Corona e
mantello di principe.
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