Antichissima nobile famiglia napolitana, stando al Campanile, che ne fa rimontare l’origine a’ tempi della repubblica di Napoli, ricordando per primo
stipite un Lucio Pignatelli contestabile della medesima. Vanta non pochi illustri personaggi, tra cui papa Innocenze XIII.
Un Ettore Pignatelli conte di Monteleone e Borrello, ne trasferì un ramo in Sicilia, col carico di viceré sotto Carlo V imperatore.
Fu egli il fondatore in Palermo, del convento
di s. Francesco di Paola fuori, le mura della
città, del monastero dei Sett’angeli e della
nobile Compagnia della Carità. Acquistò lo
stato di Caronia, in fine ottenne titolo di
duca di Monteleone. Fiorirono in oltre: un
Andrea Fabrizio erede e rappresentante per
la madre Giovanna d’Aragona, le illustri case
d’Aragona, Tagliavia e Cortes, unitamente
a’ vasti stati di Castelvetrano, Terranova (Sicilia), ed ai grandi vassallaggi del marchesato del Valle nelle Indie; un Nicolò principe di Castelvetrano e duca di Monteleone, cavaliere del Toson d’Oro, viceré di
Sardegna e di Sicilia 1719; un Diego investito
1724, cavaliere come sopra, grande almirante
e gran contestatile del regno, comandante il reggimento de’ Corazzieri nel regno di Napoli; un Andrea Fabrizio investito 1751, grande di Spagna di prima classe, il quale rivendicò gli stati di Noja e di Cerehiara nel detto regno; un 2°
Ettore investito 1766, grande di Spagna di prima classe e principe del S. R. Impero, preso
avendo conferma della baronia di Pietra, Belice,
castello e baronia del Burgio, Millusio, castello
e baronia di Belice, ducato di Terranova,
marchesato di Favara con terra di Montedoro,
feudo di Balatazza, ed investito delle baronie di
Mussiaro, Guastanella, Baccarati e feudi di
Mussiarello; un Diego duca di Monteleone e di
Terranova; un Giuseppe XII duca come sopra,
gentiluomo di camera di rè Ferdinando II e cavaliere grancroce dell’ordine di s. Anna di tutte le Russie, padre di Diego Maria Pignatelli-Aragona Cortes e Lucchesi-Palli, attuale duca di Terranova, marchese del Valle ecc.
Arma concordemente agli autori: d’oro, con tré pignatte di nero, poste 2, 1. Mantello di
velluto scarlatto frangiato d’oro. Corona, di
principe.
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