Famiglia recisamente greca, passata in Napoli, e poscia in Sicilia per un Bernardo Platamone napolitano, il quale giusta quanto riferisce Mugnos ottenne in compenso di militari servigi dal rè Federico II alcuni grossi poderi, non che il r. carico di
giustiziere di Siracusa 1306.
Passò in Catania ove si caso, e la di lui prole si sparse in
Siracusa e Palermo. Vanta illustri personaggi, come un Antonio benedettino vescovo di
Malta 1412; un Giambattista signore della
città di Jaci, sommo legista e diplomatico,
destinato ambasciatore in varie corti e viceré
di Sicilia 1440; un Silvio barone del Priolo;
un Ludovico vescovo di Siracusa 1518; un
Francesco principe di Rosolini 1673; altro
Francesco marchese di Mezzojuso 1716; infine molti cavalieri gerosolimitani, tra i quali
un fra’ Andrea de’ principi di Rosolini che fu
nella presa della Vallone e nell’assedio della
forte piazza della Canea, ricevitore di Augusta; come dal Minutolo.
Arma giusta Inveges e Minutolo: d’oro, col monte di cinque cime di nero, movente dalla punta, sormontato da tré conchiglie di rosso, allineate in fascia, ed un giglio del medesimo posto al capo. Corona e mantello di
principe.
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