Famiglia molto antica e nobile di Vicenza, al dir Mugnos, indi passata in Milano; resa celebre per una bravura d’Ippolito del Porto capitano dell’imperatore Carlo V; il quale guidando una compagnia di lancieri nella guerra contro Federico
duca di Sassonia, nel combattimento lo prese
valorosamente per la banda, e lo condusse
prigioniero dal detto imperatore, da cui un
premio di 400 scudi annui si ebbe, il titolo di
conte, e l’uso d’inquartare l’arme di Sassonia.
Intanto da Vicenza come nota Inveges appoggiato al Baronie, un ramo di tal famiglia passò in Sicilia per un progenitore di detto
Ippolito chiamato Nicolo del Porto, che si stabilì in Messina, ove si distinsero: un Leonardo
capitangenerale delle galere sotto il viceré
De Vega, e si sa che acquistò i feudi di
Burraiti, Granatelli e Ragalmuti; un Salvatore barone del Summatino .1456; un Andrea
capitano 1514; un Gascone investito 1518,
capitano 1538, provveditore dei r. castelli
1551, capitan di cavalleria 1552, cavaliere
di s. Giacomo della Spada ecc; un Gaspare,
che acquistò il titolo di conte di Summatino,
ed un Francesco cavaliere gerosolimitano
1626, come dal Minutolo.
Arma giusta Mugnos: partito; nel 1° d’azzurro, con due fasce ondate d’argento, accompagnate nella punta da due bande d’oro, abbassate sotto d’una riga dello stesso; col
capo di oro caricato da un’aquila bicipite di
nero spiegata e coronata all’imperiale; nel
2° fasciato d’oro, e di nero di otto pezzi, con
parte di corona di verde posta in banda (per
Sassonia). Corona di conte.
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