Chiara e d’antica nobiltà lombarda, chiama Mugnos questa famiglia, che prima della guerra civile de’ Visconti signoreggiava la città di Alessandria
della Paglia, della quale non le rimase che
una villa, ed un castello posseduti da un Giovanni del Pozzo gentiluomo d’onorata ricordanza; di là in Milano, Cremona, Parma, Torino, Sicilia si diffuse. Quivi da Alessadria nel 1286 i due fratelli Guglielmo e Giovanni vennero a’ servigi di rè Giacomo contro il francese rè di Napoli, indi a quelli di
Federico II 1296: se nonché il primo di essi
cioè Guglielmo stanziò in Messina, ove nobilmente visse, rendendosi genitore di Filippo primo barone di Curali 1394, e di altri
illustri gentiluomini, tra’ quali un marchese
Giovanni del Pozzo, un Gianfrancesco primo
principe del Parco 1650 fondatore della
commenda gerosolimitana di Alcina in Messina, un Giarraimondo vescovo di Estè, altro
Giovanni investito 1696, la di cui linea venne ad estinguersi in casa Papardo pel matrimonio di Violante del Pozzo principessa del
Parco 1737, con Bernardo Papardo. Intanto
il secondo cioè Giovanni si casò in Agrigento.
Da quest’ultimo venne un Simone, che stabilì sua dimora in Palermo, ove fu senatore
1338. Il di lui figlio Giovanni fu capitano di
detta città. Fiorirono inoltre: un Filippo barone di Molocca 1429; un Gianluigi, che acquistò le baronie di Graziano, Gallilauro.
Montefusco, della Crucifia, e fu signore di
Grottarossa e Daliella; un Matteo barone della terra di Motta d’Affermo 1587, ed altri che
per brevità tralasciamo. Epperò vanta dei
cavalieri gerosolimitani, come un fra’ Luigi
priore di Pisa 1523, ed un fra’ Nicolo 1558.
Arma: in fondo d’oro, un pozzo di rosso,
attorniato da due dragoni verdi contro-rampanti, ed affrontati con le code annodate, e
passate in croce di s. Andrea. Corona di principe.
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