Nel Mugnos e nel Villabianca troviamo ricordato come ceppo di questa nobile famiglia un Luigi Arias Giardina, primo acquistatore della baronia di S. Ninfa in val di Mazzara 1615. Fu egli poi primo marchese della sudetta terra 1621, governatore del monte di Pietà di Palermo 1627, e fu uno de’ più generosi e ragguardevoli benefattori, dello spedale civico di detta città, perocché nel 1621 gli lasciò in assegno onze tremila annue pari a lire 38250.
Gli succede nel 1630 la figlia Orsola, essendo stata per testamento preferita al primogenito Diego, poicchè questi era stato preventivamente 1614 dotato dal padre coll’appannaggio del feudo e baronia di Gibellini. Sposò ella un Mario Bellacera alias Cangialosi; però Simone di lei figlio mutò il cognome e le armi in Giardina coll’investitura del 1627; fu governatore della compagnia della Carità di Palermo 1632.
Altro Simone figlio di Giuseppe fratello del precedente fu principe di Monteleone 1671, dopo essere stato governatore della compagnia della Pace 1667, e capitano giustiziere di Palermo 1670. Morta anch’egli senza figli gli succede il fratello Pietro Giardina Bellacera investito 1685; a cui il figlio Giuseppe che deluso di successori maschi lasciò erede la sorella Eleonora. Costei non potendo a causa di litizio sostenere tale successione ne fu invece investito 1703 Luigi Gerardo Giardina e Lucchese, barone delli Gibellini, che si fece riconoscere legittimo discendente ed erede del primo acquirente Luigi Arias Giardina suddetto, acquistò egli inoltre lo stato e terra delli Ficarazzi elevandolo a principato nel 1733, ed in detto anno fu governatore della compagnia della Pace di Palermo. Diego figlio del precedente investito 1739, fu capitano giustiziere 1748; e per la moglie Emilia Grimaldi e del Castrone, figlia di Giulio principe di S. Caterina erede delle cennate due ultime famiglie, aggiunse al suo casato il principato suddetto di S. Caterina, non che le baronie di Risicalla e Carranciara, i di cui titoli oggi per legittima successione sono pervenuti alla famiglia Grimaldi barone di Geracello.
Arma: d’argento, con l’albero sradicato di verde.
Corona di principe.
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