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Furitano Visto: 860
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Signore di Maraffa. Ultimo possessore Angelo (1806).
Famiglia del secolo XIX.
Arma: d’oro alla banda di nero sostenente un leone passante al naturale, accompagnato dal sole di rosso nascente dall’angolo destro del capo, ed una stella di nero nel cantone destro della punta.

Fazio (Facio) Visto: 884
Voti: 8.93   [Vota] [Riferisci errore]

Barone di Nassari. Ultimo investito Mario Giuseppe (1812).
Famiglia del secolo XIV, forse originaria di Genova o Pavia.
Arma: d’azzurro, al leone coronato d’oro ed una banda di rosso attraversante.

Fuccio Visto: 845
Voti: 8.75   [Vota] [Riferisci errore]

Col titolo di Barone di S. Niccolò fu riconosciuto nel 1905 Giovanni Alfio, di Antonino Alfio. Col titolo di Barone di Sanzà qual discendente da Pietro Gaspare ( 1757), fu iscritto Giovanni, di Pietro Gaspare, di Giovanni.
Famiglia che si ritrova in Lentini sin dal secolo XVIII.
Dimora Lentini.
Arma: d’azzurro, a quattro àpi d’oro, 3 e 1.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Forzano Visto: 812
Voti: 7.75   [Vota] [Riferisci errore]

Marchese. Signore di S. Michele. Ultimo possessore Francesco (1806).
Famiglia di Gioiosa Guardia del secolo XVIII.

Fici Visto: 721
Voti: 6.75   [Vota] [Riferisci errore]

Duca d’Amalfi. Ultimo possesore Francesco (1828).
Famiglia di Marsala che si è voluta far discendere dai Fieschi di Genova e che era già fiorente in Sicilia verso il 1300.
Arma: d’azzurro a tre sbarre d’argento.

Ferrarotto Visto: 786
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Col titolo di Nobile e qual discendente da Alfio ( 1639), furono iscritti Alfio, di Giuseppe, di Alfio, coi fratelli Salvatore e Antonino.
Famiglia che si crede originaria di Genova e che si ritrova in Messina sin dal secolo XVI.
Dimora Catania.
Arma: d’azzurro, alla banda d’oro costeggiata da cinque cicalette dello stesso, 3 nel capo e 2 in punta. Cimiero: un cane nascente d’argento. Tenenti: due puttini di carnagione. Motto: DUM LATRAT CUSTODIT.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Fardella Visto: 850
Voti: 5.5   [Vota] [Riferisci errore]

Il titolo di Conte fu confermato nel 1902 ad Enrico, di Enrico, di Enrico.
Coi titoli di Barone del Fondaco di Ripa del Mare di Trapani e di Signore di Panagia fu riconosciuto nel 1898 Raffaele, di Giovanni, di Raffaele. Fratelli: Giovanni, Federico, Francesco, Caterina, Giacinta e Maria Antonia. Col titolo di Duca di Cumia fu riconosciuta nel 1899 Marina (in Lombardo), di Paolo, di Marcello. Coi titoli di Barone di Moxharta e di Barone fu iscritta Dorotea (in Lanza di Scalea) di Stefano, di Michele.
Marchese di Torrearsa. Ultimo investito Francesco (1781).
Ramo di Cumia. Titolo di Signore di Baccarati riconosciuto nel 1927 a Marina (in Lombardo), di Paolo, di Marcello.
Famiglia fiorente a Trapani sin dal secolo XV e che si crede originaria dalla Germania.
Dimora: 1° 2° ramo Trapani; 3° 4° ramo Palermo.
Arma: di rosso, a tre fasce in divisa e convesse d’argento. Cimiero: una torre fiammeggiante al naturale. Motto: DONEC IN CINERES.

Favara Visto: 754
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Col titolo di Marchese della Gran Torre fu riconosciuto nel 1924 Gaspare, di Onofrio. Sorella: Elena.
Famiglia del secolo XX, alla quale il detto titolo pervenne da casa Pilato.
Dimora Trapani.
Arma: partito, al 1° d’oro, al monte al naturale dal quale scaturisce un fiumicello d’argento; al 2° d’argento al secchio al naturale.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Ferrara (Ferrari, Ferrario) Visto: 912
Voti: 5.5   [Vota] [Riferisci errore]

Signore di Bertavilla. Ultimo investito Francesco Antonino (1786).
Famiglia del secolo XII che si vuole d’origine lombarda.
Arma: d’azzurro, al ponte di tre archi d’oro sormontato da tre torri merlate dello stesso, con la riviera fluttuosa d’argento e del campo. – Alias: spaccato, con la fascia in divisa d’oro, attraversante; nel 1° d’azzurro, al compasso aperto sostenuto dalla fascia, accompagnato da due stelle di 8 raggi, il tutto d’oro; nel 2° d’azzurro, al monte di tre cime d’oro, ciascuna cima fiammeggiante di rosso. – Alias: di rosso al leone d’oro.

Falco (Di) Visto: 819
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Col titolo di Barone fu riconosciuto nel 1907 Blandano, di Francesco, di Giuseppe. Fratello: Giuseppe. Zio: Bernardo, di Giuseppe.
Da Messina, dove si ritrova sin dal secolo XVI, questa famiglia passò in Nicosia.
Dimora Nicosia.
Arma: d’ argento allo scudetto d’oro, caricato da un J di nero. – Alias: d’oro, al destrocherio armato al naturale, tenente un falco del suo colore, e tre stelle di 6 raggi d’azzurro, ordinate in fascia nel capo.

Fisauli Visto: 780
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Col titolo di Nobile fu riconosciuto nel 1898 Benedetto, di Giuseppe, di Vincenzo, e nel 1899 e 1900 gli fu concesso il titolo di Barone mpr. Fratelli: Vincenzo, Antonio, Diego e Gualtiero. Il titolo di Barone di Frascino e Brieni fu concesso nel 1901 a Giuseppe, di Antonino, di Adriano. Fratelli: Francesco e Federico. Figli di Federico: Concetta, Gregorio, Adriano, Gerardo e Giuseppe. Il titolo suddetto fu rinnovato nel 1921 ad Adriano.
Famiglia originaria di Randazzo.
Dimora Randazzo.
Arma: d’azzurro, a due leoni affrontati, tenenti un anello rovesciato sormontato da una stella di 6 raggi, il tutto di oro, con la campagna di rosso caricata di due fasce d’argento (ramo dei Baroni di Frascino). – D’azzurro, a due leoni coronati affrontati tenenti un anello, il tutto d’oro, e sormontati da una cometa d’argento posta in banda, con la campagna fasciata di rosso e d’azzurro, le fasce rosse orlate d’argento (ramo dei Baroni Fisauli).
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Faso (Lo) Visto: 769
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Duca di Serradifalco.Marchese di Gastone. Barone di Rabione. Barone della Tonnara di Oliveri. Ultimo investito Domenico (1809).
Famiglia del secolo XVII, che si vuole originaria della Lombardia.
Arma: d’azzurro, al faggio al naturale, sormontato da un’aquila nascente spiegata d’oro, tenente con il rostro una face accesa di rosso, ed un braccio armato d’argento uscente dal cantone destro dello scudo, impugnante una spada dello stesso posta in fascia, portante all’estremità un giglio d’oro.

Fatta Visto: 804
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Col titolo di Barone della Fratta fu riconosciuto nel 1873 Orazio, di Giovanni, di Orazio.
Coi titoli di Principe di Belvedere Marchese di Alimena Barone di Garbonogara e di Signore di Pellizzara fu riconosciuto nel 1903 Girolamo, di Guglielmo, di Girolamo. Figli: Guglielmo e Caterina. Sorelle: Ignazia e Vincenza. Zii: Giuseppe 1′, Girolamo, Ignazia, Angela e Catalda.
Col titolo di Nobile dei Baroni di Garbonogara fu riconosciuto nel 1904 Enrico, di Girolamo. Figli: Ignazia in Genuardi e Girolamo.
Famiglia che si vuole originaria dalla Spagna, passata in Sicilia nel secolo XVI.
Dimora: Palermo.
Arma: Il ramo Fatta della Fratta arma: d’ azzurro, all’ aquila d’argento sormontata da tre stelle d’ oro, ordinate in fascia. Quello dei Fatta di Belvedere arma: partito, al 1° d’azzurro, all’aquila col volo abbassato, sormontata da tre stelle ordinate in fascia, il tutto d’argento (Fatta); al 2° spaccato d’oro e di rosso, al tronco d’albero noderoso, dell’uno nell’altro (del Bosco).

Fede (Di) Visto: 799
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Il titolo di Marchese fu concesso nel 1898 a Giovanni, di Vincenzo, di Lorenzo. Figli: Giovanni, Gaetano, Alessandro e Maria.
Famiglia fiorente in Agrigento nel secolo XVII e che si ritrova pure in Naro, Vizzini e Gela.
Dimora Gela.
Arma: d’argento, all’albero nodrito nella punta dello scudo, sostenuto a sinistra da un leoncino coronato d’oro, il tutto al naturale, accompagnato in capo, a destra da tre stelle di rosso ordinate in sbarra, e a , sinistra da un’ombra di sole di rosso, il tutto con una bordura composta di rosso e d’argento.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Federico Visto: 798
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Titoli di Conte di Villalta Nicolò (1?69) e Conte di S. Giorgio (1776).
Col titolo di Nobile dei Conti di Villalta fu riconosciuto nel 1897 Gaetano, d’Ignazio, di Niccolò. Figli: Paolina e Ruggero.
Con lo stesso titolo, quali discendenti da Nicolò (1763), sono iscritti Alessandro, di Andrea, di Nicolò, con i figli Maria Felice, Giovanni e Bianca; Giovanni, di Giuseppe, di Nicolò; Nicolò , d’Ignazio, di Nicolò, col figlio Ignazio; Nicolò, di Giuseppe, di Nicolò.
Famiglia originaria di Sciacca, della quale si ha notizia sin dal secolo XIII.
Dimora Palermo.
Arma: d’oro a quattro bande d’ azzurro. – Alias: d’ azzurro, alla banda d’ oro accompagnata in capo dalla fede di carnagione ed in punta da un’ancora a 2 uncini del 2°.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Ferreri Visto: 751
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Coi titoli di Marchese e Barone dell’Anguilla e di Barone di S. Bartolomeo fu riconosciuto nel 1906 Vincenzo , di Bartolomeo, di Vincenzo. Figli: Bartolomeo (coi figli Vincenzo e Andrea) e Maria – Gioacchino. Fratello: Gioacchino.
Col titolo di Nobile dei Marchesi dell’Anguilla fu iscritta Concetta, di Vincenzo, di Clemente.
Famiglia del secolo XIV, alla quale si danno diverse origini.
Dimora: Ramo primogenito: Comiso, ramo cadetto: Palermo.
Arma: d’oro a tre bande d’azzurro. – Alias: di azzurro a tre bande abbassate sotto una trangla, e tre stelle di 5 raggi ordinate in fascia nel capo, il tutto di oro.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Ferro Visto: 740
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Signore della Salina della Punta dell’Aquila. Ultima investita Maria Maddalena (1763).
Famiglia marsalese venuta in Sicilia coi Normanni.
Arma: di rosso alla fascia d’oro.

Figlia Visto: 802
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Col titolo di Barone di Granara fu riconosciuto nel 1899 Gaetano , di Carlo, di Pietro, ed oggi il titolare è il figlio Vincenzo. Figli di Vincenzo: Gaetano, Nicola, Maria e Manlio. Figli di Gaetano: Maria e Maddalena. Figli di Nicola: Rosa, Elda e Sirio.
Famiglia originaria di Petralia Sottana del secolo XVIII.
Dimora Caltanissetta.
Arma: d’azzurro, all’albero nodrito verso sinistra sulla pianura erbosa, il tutto al naturale, sostenuto da un leoncino d’oro, rivoltato, tenente una spada d’argento, posta in sbarra, attraversante sul tronco; i’albero accompagnato in capo e a sinistra da una stella di 8 raggi d’argento.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Filingeri Visto: 754
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Duca della Pignara o del Pino. Ultimo investito Pietro (1789). Principe di S. Flavia. Conte di Suttafari. Ultimo investito Maddalena (1809). Duca di Rebuttone. Ultimo possessore Id. (1828). Barone di Solanto. Ultimo investito Cristoforo (1765).
Famiglia originaria di Francia, stabilita nel Napolitano ed in Sicilia sin dai primi tempi della conquista normanna.
Arma: di rosso, alla croce d’argento caricata di nove campane battagliate di nero. Lo scudo accollato all’aquila bicipite spiegata di nero, armata e linguata di rosso, coronata all’imperiale.

Finocchiaro Visto: 761
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Barone di Lupo. Ultimo investito Ignazio (1791).
Famiglia del secolo XVII e forse più antica, che si ritrova in diverse città di Sicilia.
Arma: d’azzurro a nove stelle d’oro, 3, 3 e 3.

Firmaturi Visto: 727
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Col titolo di Marchese di Chiosi fu riconosciuta nel 1907 Caterina (in Bracco), di Ferdinando, di Giovanni. Sorella: Paola.
Famiglia di Corleone, che si crede di origine catalana e che vanta discendere dalla real casa di Scozia.
Dimora: Palermo.
Arma: d’azzurro, al leone d’oro, coronato dello stesso, impugnante con le zampe anteriori una chiave del 2°, e la bordura di rosso, caricata di quattro castelli d’oro, alternati con quattro catenacci di nero.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Fisicaro Visto: 745
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Barone di Cuddia, Balata e Rifalsafi. Ultimo investito Francesco (1810).
Famiglia che sin dal secolo XVI era fiorente in Monte S. Giuliano.
Arma: d’oro, a quindici foglie di fico di verde, 3, 4, 4, e 4. – Alias: d’azzurro, alla banda di rosso caricata di tre rose d’oro.

Floreno Visto: 815
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Col titolo di Cavaliere fu riconosciuto nel 1894 Girolamo, di Carmelo, di Girolamo. Fratelli: Niccolò, Salvatore e Carmela Maria. Figlio di Girolamo: Carmelo. Figlio di Niccolò: Carmelo Felice.
Originaria come si vuole dalla Spagna, questa famiglia era già feudataria nel secolo XVI.
Dimora Adernò.
Arma: spaccato, al 1° d’azzurro, al giglio d’oro; al 2° di rosso, a sei colli ristretti di argento 3, 2, 1. Cimiero: la figura dell’arcangelo S. Michele, attraversata da un’aquila di nero, il tutto nascente.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Florulli Visto: 763
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Barone d’Altamonte. Ultimo investito Antonio (1779).
Famiglia del secolo XVII.

Foresta (Floresta) Visto: 750
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Marchese della Scaletta. Ultimo possidente Giuseppe (1828).
Famiglia del secolo XVI che vuolsi originaria di Genova.
Arma: palato d’oro e di rosso, alla banda del secondo attraversante.

Foti Visto: 753
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Marchese di Inardo. Ultimo possessore Nicolò (1828).
Famiglia messinese del secolo XVI.
Arma: spaccato d’oro e di nero, con quattro catene moventi dagli angoli dello scudo, legate nel cuore ad un anello dell’uno nell’altro.

Francica Nava Visto: 896
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Il titolo di Barone di Bondifé fu rinnovato nel 1913 a Gaetano, d’ Orazio, di Giovanni, fratello di Pietro, rinunziante.
Barone di Belliscara, Burgio e Turrivecchia. Ultimo investito Giuseppe (1761).
Famiglia del secolo XVII, originaria di Siracusa.
Dimora Catania.
Arma: di rosso, al giglio d’ oro accompagnato da quattro bisanti dello stesso, e la fascia del secondo attraversante. Alias: partito, nel 1° di Francica, che quello giàdescritto; nel 2° di Nava che è: bandato ondato d’oro e di rosso.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Francisco (De) Visto: 742
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Col titolo di Barone della Leggia fu iscritto Giovan Michele, di Giuseppe, di Giovan Michele.
Famiglia del secolo XVI, che si crede originaria di Capua.
Dimora Partinico.
Arma: spaccato, al 1° d’argento, al mare d’azzurro fluttuoso di nero, caricato di un delfino nuotante del secondo, e sormontato in capo da un’aquila spiegata di nero; nel 2° d’argento, a tre fasce di rosso.
Elemco Nobiliare Siciliano.



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