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Luppino Visto: 936
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Col titolo di Nobile qual discendente da Salvatore (1793), fu iscritto Giuseppe, di Salvatore, di Giuseppe. Fratelli: Gabriele, Maria Custode e Serafina.
Famiglia di Monte S. Giuliano del secolo XVI.
Dimora Erice.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Li Destri Visto: 724
Voti: 7.75   [Vota] [Riferisci errore]

Coi titoli di Barone di Rainò Barone di Equila Verde, Montagna di Nelia, Ficuzza, Grotte di Fanusa, S. Todaro e Montagna del Corvo e di Cavaliere fu riconosciuto nel 1899 Antonio, di Salvatore, di Antonìo; ed oggi è iscritto il fratello Giovanni Calogero con la figlia Maria Giuseppa.
Famiglia che si crede originaria di Spagna e che si ritrova in Gangi sin dal secolo XVII.
Dimora Ganci.
Arma: di rosso, al braccio armato d’argento, impugnante con la mano di carnagione tre spighe di frumento d’oro.
Libro d’Oro della Nobiltà italiana.

Letizia Visto: 733
Voti: 7.37   [Vota] [Riferisci errore]

Marchese di Mompileri. Ultimo investito Giuseppe (1766).
Famiglia di Capua venuta in Sicilia nel secolo XVIII.

Lorefice Visto: 707
Voti: 7   [Vota] [Riferisci errore]

Col titolo di Barone di Corulla qual discendente da Mario (1731), fu iscritto Emanuele, di Silvio, di Mario. Figli: Silvio e Concetta.
Col titolo di Nobile dei Baroni di Corulla furono iscritti Carmelo e Fortunato, di Silvio, di Mario.
Marchese. Concesso a Romualdo (1815). Barone del Piano del Pozzo o Poggio Diamante con l’Acqua del Golfo. Ultimo investito Romualdo (1779).
Famiglia di Modica del secolo XV.
Dimora Modica.
Arma: di azzurro, al leone d’ oro impugnante con le zampe anteriori un ramo d’ alloro, e la sbarra del secondo attraversante.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Lanzirotti Visto: 662
Voti: 5.5   [Vota] [Riferisci errore]

Col titolo di Barone di Ganigazzeni qual discendente da Maria Stella Inguardiola (1731), fu iscritto Luigi Guglielmo, di Diego, di Antonio.
Famiglia del secolo XIV originaria di Salemi.
Dimora Caltanissetta.
Arma: di rosso, alla fascia d’oro caricata di otto elmi d’ azzurro.

Leni Visto: 632
Voti: 5.5   [Vota] [Riferisci errore]

Col titolo di Barone di Spadafora qual discendente da Carlo Niccolò (1743), fu iscritto Francesco, di Gaetano, di Francesco. Figli: Maria, Ettore e Giovanni.
Famiglia originaria di Vittoria del secolo XVII.
Dimora Vittoria.
Arma: partito: al 1° d’azzurro, alla mezza luna di argento al 2° d’azzurro, al leone coronato d’oro.
Libro d’Oro della Nobiltà italiana.

Lombardo o Lombardi Visto: 699
Voti: 5.5   [Vota] [Riferisci errore]

Col titolo di Duca di Cumia fu riconosciuto nel 1910 Andrea (marito di Fardella Marina), di Mariano, di Giuseppe. Figli: Mariano, Marianna e Paolo.
Nobile. Deliberazione della Commissione dei titoli di nobiltà (1857).
Famiglia fiorente in diverse città di Sicilia, principalmente Messina e Palermo e che era già feudataria nel secolo XIV.
Dimora Palermo.
Arma: vaiato d’oro e di rosso.
Elenco Nobiliare Siciliano.

Luca (De) Silipigni Visto: 718
Voti: 5.5   [Vota] [Riferisci errore]

Col titolo di Barone della Terza Dogana di Mare di Catania fu riconosciuto nel 1918 Sebastiano, di Antonino, di Sebastiano e di Silipigni Maria.
Titolo proveniente da casa Silipigni.
Dimora Messina.
Arma: trinciato di rosso e d’azzurro, alla colonna con piedistallo e capitello rudimentali di marmo al naturale, poggiante sulla terra coperta d’erba secca e sormontata dal sole raggiante d’ oro, addestrata dal leone al naturale, rivoltato e coronato d’oro, appoggiato alla colonna, e sinistrata da tre stelle (6) d’ argento male ordinate 1 e 2.
Elenco Nobiliare Siciliano.

Leto Visto: 704
Voti: 4   [Vota] [Riferisci errore]

Barone di Camisini o Lopiro. Ultimo investito Gandolfo (1806).
Famiglia di Polizzi del secolo XV.
Arma: di rosso, alla fonte d’argento, e la gru al naturale su di essa in atto di bere.

Licata Visto: 695
Voti: 4   [Vota] [Riferisci errore]

Coi titoli di Principe di Baucina Marchese di Montemaggiore con Biscardo Conte d’Isnello e Barone di Aspromonte , per riconoscimento nel 1868 e 1891 a Biagio, trovasi iscritto Antonio, di Biagio (e di Di Maria Francesca), di Antonio. Figlio: Biagio. Fratelli: Giovanní, Teresa , Olíviero e Rodrigo.
Famiglia originaria di Favara. I suddetti titoli le provengono dai casati Di Maria e Termine.
Dimora Palermo.
Arma: di rosso, al leone sormontato da una cometa ondeggiante ín palo, accostata da due stelle di 6 raggi, il tutto d’ oro.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Landolina Visto: 675
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Col titolo di Principe di Torrebruna fu riconosciuto nel 1885 Francesco Rotlando , di Fílippo, di Píetro. Il titolare è oggí il figlio Filíppo Concetto.
Coi titoli di Duca di Sorrentino Marchese di Salinas e Barone di Friddicelli fu riconosciuto nel 1880-81 Filippo (marito di Patti-Chacon Carolina), di Francesco, di Filippo.
Coì titoli di Marchese di S. Alfano e di Barone di Belludia, Bombiscuro e Molisina fu riconosciuta nel 1897 Francesca (in Pennisi), di Pietro, di Vincenzo.
Barone di Rigilifi. Ultimo investito Pietro (1809).
Famiglia che si crede di origine normanna venuta in Sicilia nel secolo XII.
Dimora Palermo e Noto.
Arma: partito dí nero e d’argento, mantellato dell’uno nell’altro, col capo del primo a tre gigli del secondo, ordínatí in fascia. Motto: NE ME TANGAS.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Lanterna Visto: 746
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Barone di S. vincenzo. Ultimo investito Giuseppe Girolamo (1796).
Famiglia del secolo XVII.

Lanza Visto: 760
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Con i titoli di Principe di Trabia Principe di S. Stefano di Mistretta Duca di Camastra Conte di Mussomeli Conte di Sommatino Barone di Dorilli Barone di Rigiulfo Signore di Dammisa Principe di Butera Principe di Pietraperzia Duca di S. Lucia Duca di Branciforte Marchese di Militella Marchese di Barrafranca Conte di Mazzarino Conte di Raccuia Barone di Fontana Murata Barone del Biviere di Lentini Barone di Imbrici Signore di S. Maria di Niscemi Signore di Occhialà Principe di Campofiorito Marchese della Ginestra Barone di Valguarnera Radali Principe di Scalea Marchese di Misuraca Predicato di Morano Predicaro di S. Domenica Predicato di Saracena Predicato di Aieta (predicati napolitani) Principe della Catena e Principe di Leonforte fu riconosciuto nel 1899, 1912 e 1913 Pietro, di Giuseppe, di Pietro. Figli: Giuseppe, Ignazio , Manfredi , Sofia in Borghese e Giovanna Maria in Moncada.
Col titolo di Principe di Scordia fu riconosciuto nel 1917, per anticipata successíone, il suddetto Giuseppe.
Per Decreto Reale il cognome di questo solo ramo di Pietro è Lanza-Branciforte, essendosi in esso estinta la famiglia Branciforte.
Il titolo di Duca fu concesso nel 1906 ad Ottavio, di Giuseppe, di Pietro, riconosciuto Nobile dei Principi di Trabia e dei Duchi di Camastra.
Il titolo di Principe di Deliella fu concesso nel 1895 a Nicolò, di Francesco di Girolamo.
II titolo di Principe fu concesso nel 1911 a Francesco dí Gírolamo , di Píetro, riconosciuto Nobile dei Principi di Scalea . Figli: Pietro (oggi titolare del titolo principesco), Lucio, Giuseppe e Nicolò (v. sopra). Figli dí Pietro; Francesco, Rosa in Spalletti, Concetta, Beatrice in Spàtafora, Giulia e Maria in Di Stefano. Figlia di Giuseppe: Rosa.
Col titolo di Barone e di Barone di Moxharta fu riconosciuto nel 1907 Pietro (m. n. di Fardella Dorotea), di Francesco di Girolamo (v. sopra).
Il títolo di Conte fu concesso nel 1898 a Giuseppe, di Emanuele, riconosciuto Nobile dei Conti di Mazzarino.Figli: Emanuele, Oliva, Lucia e Fabrizio, cui nel 1921 fu rinnovato il titolo di Conte di Assaro.
Titolo di Barone di Marcatobianco . Ult. inv. Michele (1798).
Col titolo di Nobile dei Baroni di Marcatobianco fu iscritto Enrico Manfredi, di Corrado, di Michele. Figlie: Giuseppa e Teresa. Col titolo di Nobile (sul cognome) fu iscritto, quale discendente da Giovanni Gaetano (1771) Ferdinando , di Luigi, di Ferdinando. Sorelle: Carolina, Clementina in Paternostro e Antonietta in Bonanno.
Col titolo di Nobile dei Principi di Mirto pers. quale discendente da Vincenzo Giuseppe Filingeri (1643), Conte di S. Marco qual discendente da Riccardo Filingeri (1453), fu iscritta Vittoria, di Giuseppe Antonio, d’Ignazio, in Cammarata. Sorelle: Clementina in Papè, Marianna in Arone, Silvia in Paternò, Antonia in Forcella e Costanza in Basile.
Principe. Ultimo possessore Salvatore (1828).
Conte. Concesso a Francesco Paolo (1855).
Barone di Butti e Mangaliviti. Iltimo investito Michele (1798).
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Lanza – Filangeri Visto: 693
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(Ramo nel quale si è estinta la famiglia Filingeri di S. Marco). Coi titoli di Principe di Mirto qual discendente da Vincenzo Giuseppe Filingeri (1643), Barone di Capri e Frazzanò Barone di Amorosa Signore di Mirto e di S. Marco e del Castello di Pietra di Ruma e Signore di Mendoli, Claristella, Villafrati e Molinazzo qual discendente di Giuseppe Antonio Filingeri (1806), fu iscritto Ignazio, di Giuseppe Antonio, d’Ignazio. Figli: Giuseppe Antonio , Silvia e Stefano.
Questa famiglia il cui nome è detto indistintamente Lancia o Lanza, vanta discendere dai Duchi di Baviera; s’imparentò con la Real Casa Sveva ed era già feudataria in Sicilia nel secolo XIII.
Dimora Palermo.
Arma: d’oro, al leone coronato di nero, linguato di rosso colla bordura composta d’argento e di rosso. Il ramo cadetto di Trabia aggiunge la spezzatura di un lambello di azzurro che sormonta il leone, e quello Trabia-Scalea linea secondogenita (principe di Deliella), un lambello di rosso.
Libro d’Oro della Nobiltà italiana.

Laredo Visto: 649
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Marchese di S. Tommaso. Ultimo investito Stefano (1787).
Famiglia originaria di Spagna che si ritrova in Sicilia nel secolo XVIII.
Arma: d’azzurro, al castello a due torri d’oro cimato su ciascuna torre da una banderuola d’argento svolazzante a sinistra, ed il leone del secondo sulla porta del castello; alla bordura d’oro, caricata di otto crocette traverse di nero.

Latino Visto: 709
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Signore di salme 6. 3. 3. di terre feudali delle pertinenze della Baronia di Gialfamuto. Ultimo investito Salvatore (1812).

Lavaggi Visto: 696
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Col titolo di Conte fu riconosciuto nel 1909 Gabriele , di Ottavio, di Orazio. Figlio: di Ottavio: Carmela, Matilde , Gabriele e Giuseppe.
Di origine genovese, questa famiglia si stabilì in Sicilia verso il 1490.
Dimora Augusta.
Arma: spaccato: nel 1 ° d’ azzzurro, a1 leone passante d’oro, coronato del medesimo; nel 2° d’oro, a tre legni verdi nodosi posti in fascia, e la fascia di rosso attraversante sulla partizione.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Leonardis (De) Visto: 722
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Nobile. deliberazione della Commissione dei titoli di nobiltà (1843).
Famiglia del secolo XVII.

Leva (De) Visto: 673
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Coi titoli di Barone di S. Cataldo qual discendente da Filippo (1709) e di Barone di Leonforte qual discendente da Silvestro (I705), fu iscritto Gioacchino, di Raffaele, di Filippo.
Famiglia di Modica dei principii del secolo XVIII.
Dimora Modica.

Levante Visto: 674
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Coi titoli di Nobile qual discendente di Giuseppe (1807) e di Cavaliere qual discendente da Tommaso (1663) trovasi iscritto Tommaso, di Antonio, di ‘Tommaso. Fratelli: Mario, Giuseppe e Alessandro. Figli di Giuseppe: Amleto e Riccardo. Figli di Amleto: Tommaso, Giuseppe, Anna ed Alba.
Figli di Alessandro: Ernesto e Arturo. altro figlio di Giuseppe: Corrado. Figli di lui: Giuseppe e Raul. Figli di Riccardo: Mario e Giacomo.
Famiglia originaria di Genova, passata in Sicilia nel secolo XVI.
Dimora Castelbuono.
Arma: d’azzurro, alla quercia al naturale nodrita. sopra un terreno dello stesso, attraversata sul tronco da un liocorno d’argento passante sul terreno. (La famiglia usa un’altra arme ma se ne sconosce la descrizione esatta).
Elenco Nobiliare Siciliano

Li Chiavi Visto: 689
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Col titolo di Barone del Leone; qual discendente da Benedetto ( 1788), fu iscritto Benedetto, di Francesco Paolo, di Salvatore. Fratello: Enrico. Figlio di Enrico: Francesco Paolo.
Famiglia di Agrigento del secolo XVII.
Dimora Palermo.
Elenco Nobiliare Siciliano.

Libertini Visto: 705
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Il titolo di Barone di S. Marco lo Vecchio fu concesso nel 1903 a Gesualdo, di Giuseppe Ascenso, di Gesualdo. Fratello: Pasquale.
Famíglia dí Caltagirone.
Dimora: Catania e Caltagirone.
Arma: di rosso, al leone rivoltato posto a destra, affrontato ad una tenda dí campo uscente dal lembo sinistro, sostenuta da due lance, il tutto sormontato da tre stelle di 6 raggi ordinate in fascia, il tutto d’ oro.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Lisi (De) Visto: 651
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Il titolo di Barone della Decima di Agnelli e Pecore in Taormina mpr. fu rinnovato nel 1922 a Salvatore, di Antonino. Figlia: Giovanna.
Famiglia messinese del secolo XIX.
Dimora Messina.
Arma: partito: al 1° d’azzurro, a due spade al naturale, poste in decusse con la punta in alto; al 2° d’ argento al fiordaliso d’azzurro.
Libro d’Oro della Nobiltà italiana.

Loffredo (già Auria) Visto: 664
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Coi titoli di Marchese di Cassibile Barone di Cassibile Marchese di Mongiuffi e Kaggi Barone di Melia Duca di Ossada Marchese di Melia Conte di Guido Barone della Tonnara di S. Giorgio di Patti Barone di Longi Signore delle Saline di Platanella, Ciammacca e Cantarella fu riconosciuto nel 1898, 1899, 1901 e 1903 Vincenzo, di Niccolò, di Silvestro. Sorelle: Giovanna in Ruffo della Floresta e Rosa in Valentic.
La famiglia Loffredo, stabilita in Messina nel secolo XVIII, si estinse in casa Trotta, che ne assunse il cognome: quest’ultima si estinse nel secolo XIX in casa Anria (Doria)di origine genovese, che assunse a sua volta il cognome Loffredo.
Dimora Messina.
Arma: d’ azzurro, spaccato da un filetto d’oro; il 1° al leone d’oro illeopardito tenente un ramoscello di verde, il 2° a tre monti verdeggianti al naturate, ciascuno sormontato da una stella di 6 raggi d’argento.
Elenco Nobiliare Siciliano.

Lorenzo (Di) Visto: 730
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Il titolo di Marchese del Casale fu concesso nel 1867 a Nicolò , di Ottavio. Figli: Ottiavio, Enrico, Edoardo, Carmela, Lucia e Carlotta. Figli di Ottavio: Michele, Anna Maria, Nicola, Paolo, Maria Carlotta e Armando. Figli di Enrico: Anna, Nicolò e Ferdinanda.
Coi titoli di Marchese di Castelluccio qual discendente da Corrado (1847), Barone di Renda Barone di Ciurca e Canali Barone di Vignali di Belludia Barone di S. Marco e Celso e Barone di S. Lorenzo . Id. ( 1858), fu iscritto Corrado, di Nicolò, di Corrado. Figlie: Amalia e Raffaela (Lina).
Col titolo di Nobile dei Marchesi di Castelluccio fu riconosciuto nel 1808 Nicolò, di Silvestro, di Corrado.
Con lo stesso titolo di Nobile dei Marchesi di Castelluccio qual discendente da Corrado ( 1847), fu iscritto Antonino, di Nicolò, di Corrado. Figli: Nicola, Corrado e Amalia. Figli di Nicola: Maria Concetta e Corrado. Furono pure iscritti: Nicolò, di Giuseppe, di Nicolò, coi figli Matteo, Paolo e Giuseppe ed il fratello Eduardo.
Signore di Cutulia. Proveniente da Giuseppe Borgia, investito al 1786.
Famiglia del secolo XVII, che ha fiorito in Messina, Siracusa e Noto.
Dimora Catania e Noto.
Arma: di rosso, al capitozzo nodrito sulla pianura erbosa al naturale, sormontato da una stella d’oro, e trapassato nel tronco da una spada d’argento, guarnita d’oro, all’ingiù ed in sbarra.
Il ramo del Casale arma: partito: nel 1° dei Di Lorenzo , nel 2° di Borgia, che è spaccato: a) d’oro, al bue di rosso, passante sulla pianura erbosa di verde; b) d’ azzurto a tre sbarre d’oro. Il ramo del Castelluccio arma: d’azzurro, alla fascia d’oro, caricata di una crocetta scorciata di rosso, la fascia alzata, accompagnata in punta da un albero nodrito sulla pianura erbosa, al naturale, attraversato sul tronco da una spada d’oro posta in banda, e sinistrato da una cometa dello stesso posta in sbarra.
Elenco Nobiliare Siciliano.

Loteta Visto: 670
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Col titoio di Marchese fu riconosciuto nel 1913 Gaetano, di Giacomo e di Verardi Giuseppa Maria.
Titolo proveniente da casa Verardi.
Dimora Messina.
Arma: d’azzurro al monte di rosso di tre vette; quella di mezzo sostenente un’ aquila al naturale, rivoltata e sorante, quella di sinistra una mano di carnagione tenente una fiaccola al naturale, accesa e fumante.
Elenco Nobiliare Siciliano.

Lucchesi Palli Visto: 710
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Coi titoli di Principe di Campofranco Duca della Grazia e Conte fu riconosciuto nel 1925 Carlo, di Maria Adinolfo, di Ettore. Fratelli: Maria Sofia, Bianca Maria, Pietro, Maria Carolina e Gabriella.
Coi titoli di Conte Nobile dei Principi di Campofranco e dei Duchi della Grazia fu riconosciuto nel 1897 Febo Eduardo , di Ferdinando, di Emanuele. Figli: Ferdinando, Leopoldo, Maria , Adinolfo e Gabriella. Figlie di Leopoldo: Giovanna Maria, Gisella, Carolina e Gabriella.
Duca. Conte di Calatarosato. Marchese di Portopalo. Ultimo investito Giovanni (1802). barone di Burgio e Mancino. Barone di Castelnormando. Signore di Cefaliana e metà di Mandranova. Ultimo investito Ignazio (1774).
Famiglia che vanta discendere da una sorella di Desiderio re dei Longobardi, e che da Lucca venne in Sicilia, dove si chiamò Lucchese in memoria della patria.
Dimora: Roma e Stiria Napoli.
Arma: di rosso a tre palle d’oro. Lo scudo accollato all’aquila bicipite di nero, membrata e imbeccata d’oro, linguata di rosso. Il ramo secondogenito arma: spaccato, al 1° di rosso a tre bisanti di oro; al 2° d’ azzurro al leone tenente una stella di 8 raggi, il tutto d’oro.
Elenco Nobiliare Siciliano.

Lumia (La) Visto: 689
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Col titolo di Barone della Grazia di Vallebella fu riconosciuto nel 1899 Domenico , di Francesco (e Di Giovanni Giulia), di Domenico. Figlio: Francesco Pio.
Famiglia palermitana del secolo XVII.
Dimora Palermo.
Arma: di verde, a cinque frutti lomie al naturale 2, 2, 1.
Elenco Nobiliare Siciliano.

Luverà Visto: 665
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Nobile. Deliberazione della Commissione dei titoli di nobiltà (1843).
Famiglia messinese del secolo XVIII.
Arma: spaccato, con la fascia in divisa d’argento; nel 1° d’azzurro, alla rupe al naturale posta al fianco destro sopra una pianura dello steso, sormontata nel capo da una stella d’argento e sinistrata da un uccello del suo colore posato sulla pianura e guardante la stella; nel 2° di rosso, a tre bande d’argento.



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