(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(2)
|
(3)
|
(2)
|
(0)
|
|
Bavastrelli
| |
Visto: 765
|
Voti: 8.93
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Col titolo di Marchese qual discendente da Giuseppe (1763) trovasi iscritto Giovanni, di Salvatore, di Giovanni. Famiglia originaria di Genova, venuta in Messina nel secolo XVIII. Dimora Messina. Arma: d’azzurro, alla fascia d’oro, accompagnata da tre stelle dello stesso, sormontate da un pino al naturale, nodrito sulla fascia. Elenco Nobiliare Siciliano.
|
|
Beritelli
| |
Visto: 720
|
Voti: 8.87
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Col titolo di Barone di Malpertuso erede successibile, furono riconosciuti nel 1896 Clorinda Erminia, di Michele, in Di Lorenzo, e nel 1909 col titolo di Nobile dei Baroni di Malpertuso Giovanni, di Luigi. Famiglia di Nicosia sin dal secolo XVIII. Dimora Palermo. Arma: d’azzurro, al leone rampante d’oro coronato dello stesso, impugnante un ramoscello fiorito, guardante il sole d’oro orizzontale a destra. Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.
|
|
Bona
| |
Visto: 753
|
Voti: 7.75
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Col titolo di Barone di Realmaimone (Racalmaimone) fu riconosciuto nel 1900 Giuseppe Emanuele, di Emanuele, di Giuseppe. Figlio: Emanuele. Barone di Giardinello. Ultimo investito Filippo (1775). Famiglia palermitana del secolo XVI. Dimora Caltabellotta. Arma: d’argento al tronco di albero, nodrito nella punta dello scudo, reciso, con un solo ramo fogliato uscente a sinistra in fascia, il tronco sostenente un uccello rivoltato, il tutto al naturale. Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.
|
|
Bonsignore
| |
Visto: 736
|
Voti: 7.4
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Conte di Valle di Iunchi. Ultimo investito Salvatore (1805). Barone di Mistri. Ultimo investito Girolamo (1777). Famiglia del secolo XIV fiorente in diverse città di Sicilia. Arma: d’azzurro al leone fasciato di rosso e d’argento, coronato dello stesso.
|
|
Bagnasco
| |
Visto: 809
|
Voti: 7.28
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Signore di Binco. Ultimo investito Giuseppe (1803). Famiglia palermitana del secolo XIX. Arma: ?
|
|
Bonaccorsi
| |
Visto: 827
|
Voti: 6.75
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Coi titoli di Marchese di Casalotto Barone di Casalotto Principe di Reburdone Barone di Reburdone Barone di Ganzeria Barone di Nucifora Barone di Granvilla Soprana Barone di Pedagaggi Barone di Randazzini fu riconosciuto nel 1903 Domenico di Guglielmo, di Domenico. (Il titolo di Principe Emanuel, a domanda dell’interessato, venne sostituito con quello di Principe di Reburdone con R. D. del 16 agosto 1900 a successive RR. LL. PP. del 5 aprile 1903). Fratello: Luigi , coi figli Eleonora in Mannino, e Francesco, succeduto oggi a tutti i titoli del detto suo zio Domenico. Figli di Francesco: Luigi, Giuseppe, Carla, Maria, Isabella, Enrico e Francesca. Marchese. Concesso con Real Diploma del 1815 a Stefano Bonaccorsi. Barone. Ultimo investito Giocchino Bonaccorso (1791). Famiglia che si vuole originaria di Macerata, e che si ritrova sin dal secolo XVIII in Milazzo e poi in Catania. Dimora Catania. Arma: d’azzurro, al cane levriere d’argento, rampante e sostenuto da un monte di tre cime al naturale, movente della punta. – Alias: d’azzurro, al pino al naturale, sormontato da una stella d’oro, ed il leone dello stesso rampante contro il tronco. Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.
|
|
Bonanno
| |
Visto: 691
|
Voti: 6.5
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Coi titoli di Principe di Cattolica Principe di Roccafiorita Duca di Misilmeri Duca di Montalbano Duca di Foresta Marchese di Limina Conte di Vicari Barone di Siculiana Barone di Canicanì Barone di Ravanusa Barone di Cucco Barone di Giuliana Barone di S. Basile Barone di Castellana Signore di Pancaldo Signore di Milici Signore di Grasta Signore della Salina Grande di Trapani e Barone di Prizzi fu riconosciuto nel 1899 Antonino , di Francesco Paolo, di Salvatore. Coi titoli di Principe di Linguaglossa Barone di Arcimusa Barone di Bulgarano Barone di Carancino Barone di Belvedere Barone di Rosabia e Barone di Gigliotto fu riconosciuto nel 1899 Francesco, di Placido, di Silvio. Coi titoli di Barone di Maeggio , e qual discendente da Giuseppe (1782), di Barone di Delia e qual discendente dallo stesso (1802) e di Nobile qual discendente da Filippo (1539), fu iscritto Michele, di Giuseppe, di Michele. Col titolo di Barone di Polino fu riconosciuta nel 1899 Antonia, di Gaetano, di Leopoldo, vedova Landolina. Famiglia pisana venata in Palermo nella seconda metà del secolo XIII. Dimora: 1° ramo Palermo; 2° Napoli; 3° Siracusa; 4° Catania. Arma: d’oro, al gatto passante di nero. Cimiero: una fenice di nero, sulla sua immortalità di rosso. Motto: NEQUE SOL PER DIEM, NEQUE LUNA PER NOCTEM. Elenco Nobiliare Siciliano.
|
|
Bartoccelli o Bartuccelli
| |
Visto: 714
|
Voti: 5.78
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Col titolo di Barone di Altamira è iscritto Girolamo, di Antonino, di Girolamo, qual discendente del Girolamo investito nel 1775. Famiglia di Caltanissetta, della prima metà del secolo XVIII. Dimora Caltanissetta. Arma: ? Elenco Nobiliare Siciliano.
|
|
Borzellini o Borsellino
| |
Visto: 665
|
Voti: 5.5
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Marchese. Concesso con Real Privilegio del 1812 a Gaspare. Signore di 5/8 di Giardinello. Ultimo investito Gaspare (1808). Famiglia di Cattolica Eraclea. Arma: ?
|
|
Bruno
| |
Visto: 718
|
Voti: 5.5
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Col titolo di Barone di Belmonte fu riconosciuto per sentenza nel 1922 Cesare, di Vincenzo. Figli: Vincenzo, Michele e Anna Maria. Figlio di Vincenzo: Giambattista. Titolo di Baronessa di Belmonte riconosciuto nel 1925 a Gaudenzia Modica vedova di Antonio Bruno, vedovili nomine, non che quello personale di Nobile dei Baroni di S. Giovanni e dei Baroni di Meti e S. Domenica. Famiglia di Spaccaforno, proveniente forse dall’antica famiglia Bruno di Salemi. Dimora Catania. Arma: partito semispaccato: nel 1° d’argento, alla traversa di rosso, accompagnata da due teste di donna al naturale; nel 2°: a) d’ argento al leone rivoltato al naturale; b) scaccato di argento e di nero di 10 file.
|
|
Bertone
| |
Visto: 712
|
Voti: 5
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Col titolo di Barone di Giandilandri fu riconosciuto nel 1901 Gregorio, di Girolamo, di Gregorio, e col titolo di Nobile dei Baroni di Giandilandri fu riconosciuto Giuseppe, di Francesco, di Giuseppe. Figlie: Maria Isabella e Grazia. Famiglia di Vizzini deI secolo XVII. Dimora Vittoria. Arma: d’argento, partito da un filetto di rosso, il primo colla campagna mareggiata d’azzurro, ed un barco, a due vele latine, al naturale nuotante sulla partizione; il secondo al cappello dell’ antica, sormontato da tre stelle di otto raggi, male ordinate, il tutto di rosso. Elenco Nobiliare Siciliano.
|
|
Blasi (Di)
| |
Visto: 704
|
Voti: 5
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Col titolo di Barone della Salina di Perollo fu riconosciuto nel 1899 Agostìno, di Giovanni, di Agostino. Sorelle: Elisabetta e Francesca. Marchese di Camporeale. Riconosciuto con Real Rescritto del 1843 a Giuseppe. Signore del Tono di Milazzo. Ultimo investito Giuseppe (1810). Originaria come si crede di Benevento, questa famiglia passò in Sicilia sotto Carlo d’Angiò. Dimora Castelvetrano. Arma: d’ azzurro, alla fascia d’ oro, accompagnata in capo da una cometa ondeggiante in fascia, ed in punta da una stella, il tutto d’oro. Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.
|
|
Battaglia
| |
Visto: 691
|
Voti: 4.5
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Col titolo di Barone di Nicolosi qual discendente da Ignazio (1806) è oggi iscritto Giorgio, di Rosario, di Giorgio. Fratello: Giuseppe. Famiglia del secolo XVIII fiorente in Ragusa e Palermo. Dimora Mezzoiuso. Arma: di rosso, al braccio destro, movente dal lato destro dello scudo, armato al naturale, impugnante una bandiera d’argento, astata d’oro. Elenco Nobiliare Siciliano.
|
|
Busacca
| |
Visto: 720
|
Voti: 4.5
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Col titolo di Marchese di Gallidoro fu riconosciuta nel 1910 Linda, di Carlo, di Giuseppe, in Lucas. Sorella: Alda in Battaglia. Famiglia che credesi originaria di Francia, passata in Messina nel secolo XV. Dimora Palermo e Inghilterra. Arma: spaccato: nel 1° d’azzurro, alla borsa d’oro, legata dello stesso; nel 2° d’azzurro, a tre gigli d’oro, ordinati in fascia, sormontati ciascuno da una corona all’ antica dello stesso, e la fascia di rosso passante sulla partizione. (Questa famiglia ha usato pure 1’arme senza la detta fascia). Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.
|
|
Belli
| |
Visto: 664
|
Voti: 4
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Col titolo di Marchese fu riconosciuto nel 1909 Francesco, di Giuseppe (e di Contarini Giuseppina). Fratelli: Carlo, Emma, Edoardo. Famiglia di nome primitivo Predovich, che vanta discendere dai sovrani di Bosnia, venuta in Messina nel 1575. Dimora Girgenti. rma: d’oro, al destrocherio armato al naturale, impugnante una croce alta di nero Alias: d’oro, al destrocherio armato al naturale, impugnante una croce con 1′ asta d’ oro e l’ armatura d’ argento. Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.
|
|
Bono (Del)
| |
Visto: 700
|
Voti: 4
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Marchese. Concesso con Real Diploma del 1815 ad Antonino. Famglia palermitana del secolo XVIII. Arma: d’azzurro a tre scogli d’oro moventi dalla punta, sostenenti una nave dello stesso, sormontata nel capo dall’arco baleno al naturale.
|
|
Bajada
| |
Visto: 720
|
Voti: 1
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Marchese di Napoli. Ultimo investito Corrado (1786). Famiglia del secolo XVI che crede discendere dai Pugiades. Arma: d’azzurro, al monte sormontato da un giglio d’oro e la bordura composta d’oro e d’azzurro.
|
|
Bajardi
| |
Visto: 654
|
Voti: 1
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Marchese di S. Carlo. Ultimo investito Giuseppe (1787). Famiglia palermitana del secolo XVIII. Arma: d’azzurro al cavallo rivoltato d’oro e tre stelle dello stesso ordinate in fascia nel capo.
|
|
Ballesteros
| |
Visto: 695
|
Voti: 1
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Marchese di Bongiordano. Ultimo investito Giovanni (1789). Famiglia spagnuola venuta in Palermo nel secolo XVII. Arma: d’azzurro, alla banda scaccata d’argento e di rosso di due file, sormontata da un leone d’oro impugnante con le due zampe anteriori un arco armato di un dardo di nero.
|
|
Balsano
| |
Visto: 649
|
Voti: 1
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Col titolo di Barone di Daina e Opezzinga Fu riconosciuto nel 1903 Emanuele , di Gaetano, di Emanuele. Figli: Gaetano e Francesco Salesio. Famiglia di Vicari, passata in Palermo nel secolo XVIII. Dimora Palermo. Arma: d’oro, al monte di nero, sormontato da un cavallo di rosso.
|
|
Barrile
| |
Visto: 665
|
Voti: 1
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Coi titoli di Barone di Turolifi nel 1871, e di Barone di S. Leonardo nel 1884, fu riconosciuto Paolo Calogero , di Pasquale. Fratello: Giovanni Calogero. Marchese di Savochetta. Signore di Nixima. Ultimo investito Paolo (1810 e 1811). Famiglia originaria di Napoli, venuta in Sicilia nel secolo XVI. Dimora Caltanissetta. Arma: d’azzurro, al grifo d’oro, attraversato dal lambello a tre pendenti di rosso. Alias: spaccato: nel 1° d’azzurro, al grifo d’oro, attraversato dal lambello a tre pendenti di rosso; nel 2° d’ oro, a tre monti di verde, sormontati da una rosa di rosso. Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.
|
|
Beccadelli di Bologna
| |
Visto: 689
|
Voti: 1
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Con i titoli di Principe di Camporeale, Duca di Adragna, Marchese della Sambuca, Marchese di Altavilla, Barone di S. Giacomo, Signore di Macellaro, Pietralunga, Sparacia, Dammusi e Signora, e Mortilli, Signore dei diritti sulle Tonnare di Solanto, San Nicolò di Pontorno e Arenella (alias Mezzograno), Signore di Giammascio o Giambascio, Signore della gabella del Biscono, Canape, Sepe, e Salumi di Messina, tutti , venne riconosciuta Marianna, di Pietro Paolo, di Domenico, moglie del Duca di Calvello, Filiberto Sallier de la Tour. Zia: Marianna in Bulow. Zii del padre: Eugenio ed Agata Figli di Eugenio: Giuseppina, Virginia, Oliva, Eleonora, Giuseppe e Maria Regina. Famiglia originaria di Bologna, venuta in Palermo nei principii del secolo XIV. Dimora Palermo. Arma: spaccato: sopra, inquartato in decusse: al primo e quarto d’oro a quattro pali di rosso, (Aragona); al secondo e terzo d’argento all’aquila coronata, di nero, (Svevia); sotto, d’azzurro a tre mani d’aquila, d’oro, ordinate in fascia, (Beccadelli) Alias: d’ azzurro, a tre artigli d’ oro, alati di nero, ordinati in fascia, col capo Aragona-Svevia. Lo scudo accollato alla croce di Malta. Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.
|
|
Bellaroto o Ballaroto
| |
Visto: 607
|
Voti: 1
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Coi titoli di Marchese e di Barone di Campo Allegro fu riconosciuto nel 1898 Pietro, di Ferdinando, di Pietro. Figli: Ferdinando, Girolamo, Luigia e Marianna. Figli di Ferdinando: Pietro, Girolamo, Rosina e Benedetto. Figlia di Pietro: Enrichetta. Famiglia che si ritrova in Palermo sin dal secolo XVIII. Famiglia che si ritrova in Palermo sin dal secolo XVIII. Dimora Palermo. Arma: d’azzurro al sole d’oro. Elenco Nobiliare Siciliano.
|
|
Beneventano
| |
Visto: 707
|
Voti: 1
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Col titolo di Barone del Bosco Schifano o Alfano qual discendente da Francesco (1799) fu iscritto Matteo, di Ettore, di Matteo, e col titolo di Nobile dei Baroni del Bosco Fu riconosciuto nel 1906 Ferdinando, di Guglielmo, di Luigi, col fratello Guglielmo e le figlie di quest’ultimo: Matilde ed Emilia. A1 1900 fu rinnovato il titolo di Barone della Corte a Giuseppe Luigi, di Saverio, di Giuseppe Luigi. Figli: Concetta, Francesco di Paola, Benedetta, Lucrezia e Guglielmo. Figli di Francesco di Paola: Giuseppe Luigi, Anna, Maria, Letizia, Umberto ed Eleonora. Signore di Montone. Ultimo investito Francesco (1788). Famiglia del secolo XVII che si ritrova in Siracusa, Lentini e Modica. Dimora: Ramo del Bosco: Napoli e Palermo. Ramo della Corte: Catania. Arma: d’oro, a tre monti di verde, sormontati da un leone ed un orso di rosso affrontati. Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.
|
|
Beninati o Benenati
| |
Visto: 706
|
Voti: 1
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Marchese di S. Andrea. Ultimo investito Cristoforo (1768). Famiglia della città di Finale trasferita a Palermo nel secolo XVII. Arma d’oro, all’albero di pino di verde abbrancato da un leone di rosso.
|
|
Benzo o Benso
| |
Visto: 711
|
Voti: 1
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Titolo di Duca della Verdura Ult. inv. Giulio (1808). Col titolo di Nobile dei Duchi della Verdura quale discendente da Francesco (1805) furono iscritti Alessandro, di Antonino, di Alessandro (con la figlia Emilia); i fratelli Stefano (col figlio Antonino) e Federico coi figli Antonino, Guglielmo e Federico. Figli di detto Antonino: Federico, Ignazio, Maria Felice, Iolanda, Goffredo e Giuseppina. Figli del detto Federico, di Federico: Federico, Giuseppa, Mario, Alfredo e Rosa. Zio di Alessandro: Francesco (coi figli Alessandro e Mario). Inoltre furono iscritti Modesto, di Cesare, di Girolamo, coi fratelli Girolamo ed Eugenio. Di origine genovese, questa famiglia venne in Sicilia nel secolo XVII. Dimora Sciacca e Palermo. Arma: d’azzurro, a tre conchiglie d’oro, situate 2 e l. – Alias: d’argento, al capo di rosso, caricato da tre conchiglie d’oro. Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.
|
|
Bertini
| |
Visto: 633
|
Voti: 1
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Coi titoli di Marchese di Spataro Barone di S. Antonino fu riconosciuto nel 1899 Leopoldo, di Alfredo, di Leopoldo Altro ramo: Col titolo di Nobile e qual discendente da Giacomo Maria (1710) fu iscritto Francesco, di Francesco, di Giacomo. Figli: Giuseppe, Teresa, Marianna, Francesca, Concetta e Antonina. Sono forse due famiglie differenti. Quella di Palermo, che si vuole originaria di Firenze, è succeduta nei detti titoli al casato Ansaldi. L’altra è fiorente in Catania fin dal secolo XVII. Dimora Catania e Palermo. Arma: di rosso, al braccio destro d’argento, movente dal lato destro dello scudo, impugnante un giglio d’oro, e la punta d’argento, a tre rose di rosso, gli steli in su. Elenco Nobiliare Siciliano.
|
|
Bisignano
| |
Visto: 655
|
Voti: 1
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Con il titolo di Conte di Villa Amena (s. s.) mpr. fu riconosciuto nel 1879 Emanuele, di Francesco, di Luigi. Famiglia palermitana del secolo XVI. Dimora Messina. Arma: d’ azzurro alla testa di morto d’ oro, cimata dalla croce del calvario dello stesso. Elenco Nobiliare Siciliano.
|
|
Bitino
| |
Visto: 656
|
Voti: 1
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Marchese. Ultimo investito Giuseppe (1804). Famiglia marsalese del secolo XVI. Arma: d’oro, all’albero di vite di verde.
|
|
Bonaccorsi Merle
| |
Visto: 722
|
Voti: 1
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Coi titoli di Principe di Patti e di Marchese di S. Elisabena fu riconosciuta nel 1921 Elvira Merlo in Bonaccorsi, di Domenico. Per anticipata successione materna nel 1925 venne autorizzato ad assumere il detto titolo di Principe di Patti Domenico, di Gerolamo Raffaele. Altro ramo della precedente. Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.
|
|
Bonajuto
| |
Visto: 647
|
Voti: 1
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Col titolo di Nobile e qual discendente da Mario ( 1773) fu iscritto Mario, di Salvatore, di Mario. Famiglia che sin dal secolo XV fioriva a Catania, Siracusa e Palermo. Dimora Catania. Arma: d’ oro, a tre cipressi di verde, posti sulla campagna del secondo, quello di mezzo sinistrato da un leone al naturale, rampante contro il tronco. Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.
|
|
Bordonali
| |
Visto: 729
|
Voti: 1
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Signore di Pirato Inferiore. Ultimo investito Ferdinando (1809). Famglia del secolo XIX. Arma: ?
|
|
Bosch (Del) (Vosch)
| |
Visto: 624
|
Voti: 1
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Marchese. Ultimo investito Vincenzo (1784). Famiglia messinese del secolo XVII. Arma: spaccato di rosso e d’oro, al tronco diramato e sdradicato dell’uno e dell’altro.
|
|
Burgio
| |
Visto: 699
|
Voti: 1
|
[Vota]
[Riferisci errore]
| |
Coi titoli di Principe di Aragona e di Conte di Comiso fu riconosciuto nel 1925 Antonio, di Francesco, di Giuseppe. Figli: Francesco, Antonietta, Achmet, Stefana, Elena, Ester, Rosalia, Luigi, Giuseppe e Giovanni. Col titolo di Duca di Villafiorita fu riconosciuto per anticipata successione nel 1925 il detto Francesco. Coi titoli di Conte Palatino e di Barone delle due Gazzere e qual discendente da Giuseppe (1801), fu iscritto Giovanni, di Giuseppe, di Giovanni. Figli: Giuseppa, Giuseppe, Filippo, Ugo, Guido, Marcello e MariaConcetta. Signore di Scilinda. Ultimo investito Giuseppe (1807). Famiglia antichissima di Sciacca, fiorente in Sicilia prima della conquista normanna e che ha per capostipite Chamut emiro saraceno, volontariamente arresosi al gran conte Ruggero che lo convertì alla fede cristiana. Dimora 1° ramo Palermo, 2° ramo Mazzara del Vallo. Arma: d’azzurro, al capriolo d’oro, accompagnato da tre stelle di otto raggi del secondo. Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.
|
|
[no related categories]
Copyright ©2010-2011 CastellammareOnline, ASPapp.com
|