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Sapuppo Visto: 606
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Il titolo di Conte fu concesso nel 1919 ad Antonio, di Giuseppe. Figli: Emanuela, Giuseppe, Concetta, Domenico e Giovanni. Inoltre col titolo specifico di Nobile furono riconosciuti nel 1925 gli stessi, nonché Giovanni ed Adamo Benedetto, ed i figli di Giovanni: Giuseppe ed Emanuela.
Famiglia catanese della fine del secolo XVI.
Dimora Catania.
Arma: d’azzurro, alla scala con un cane arrampicantesi al naturale, poggiata sulla campagna terrazzata e sormontata da una cometa d’argento posta in banda.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Scozzari Visto: 560
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Barone della Solfara. Signore di salme 46,5 di Mustilicato. Ultimo investito Paolo (1792.
Famiglia di Sutera del secolo XVIII.

Sgadari Visto: 582
Voti: 7.75   [Vota] [Riferisci errore]

Col titolo di Barone di Lomonaco fu riconosciuto nel 1925 Pietro Emanuele, di Giuseppe Emanuele, di Pietro Antonio. Zii: Vincenzo e Maria Ventura in Tonelli. Si trovano inoltre iscritti: Francesco, di Giuseppe Emanuele seniore, il figlio di lui Giuseppe Emanuele e la figlia di costui Maria Teresa.
Famiglia originaria di Petralia Soprana del secolo XVIII.
Dimora Palermo.
Arma: d’azzurro, alla fontana d’argento fondata sulla pianura erbosa al naturale, addestrata da un leoncino d’oro rivoltato, sormontato a destra da un sole d’oro ed a sinistra da un braccio armato con la spada alta d’argento, movente dall’angolo sinistro del capo.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Sinatra Visto: 552
Voti: 7.75   [Vota] [Riferisci errore]

Col titolo di Barone di Camemi qual discendente da Antonio ( 1659), fu iscritto Carmelo, di Giuseppe, di Carmelo. Fratelli: Mario ed Emanuele.
Famiglia del secolo XVII originaria di Mineo.
Dimora Catania.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Schininà Visto: 532
Voti: 7.56   [Vota] [Riferisci errore]

Coi titoli di Marchese di S. Elia di Barone di S. Filippo di Ragusa e di Barone del Monte fu riconosciuto nel 1925 Maria Carlotta, di Francesco, di Giuseppe. Col titolo di Nobile dei Marchesi di S. Elia fu riconosciuto nel 1926 Carlo, di Mario.
Titolo di Marchese di S. Elia personalmente riconosciuto nel 1926 a Francesco, di Francesco.
Famiglia di Ragusa del secolo XVIII.
Dimora ivi.
Arma: d’azzurro, alla cometa posta in palo e sormontata da un giglio, il tutto d’ oro.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Settimo Visto: 519
Voti: 7.25   [Vota] [Riferisci errore]

Coi titoli di Principe di Fitalia prov. da Ninfa Corvino ( 1664), Marchese di Giarratana disc. da Carlo Settimo ( 1559) e Barone di Cammaratini disc. da Traiano Settimo ( 1708), fu iscritto Girolamo, di Pietro, di Girolamo. Sorella: Maria Felice.
Famiglia originaria di Pisa, venuta in Sicilia nel secolo XV.
Dimora Palermo.
Arma: d’azzurro a tre scaglioni di rosso. Lo scudo accollato all’aquila bicipite dal volo abbassato di nero, armata e imbeccata di rosso e coronata d’oro.
Elenco Nobiliare Siciliano.

Stazzone Visto: 573
Voti: 6.75   [Vota] [Riferisci errore]

Marchese di Bonfornello. Ultimo investito Silvestro (1782).
Famiglia di Troina del secolo XVII.

Scudero (Scuderi) Visto: 603
Voti: 6   [Vota] [Riferisci errore]

Col titolo di Barone di Villanova fu riconosciuta nel 1870 e 1900 Rosa (in Tortorici), di Giuseppe, di Martino.
Famiglia probabilmente originaria della Castiglia, passata in Sicilia nel secolo XVI, e diramata in diverse città.
Dimora Palermo.
Arma: d’ azzurro a due bande d’ argento abbassate, con uno scudetto d’oro nel punto d’onore, accompagnato da tre stelle (8) dello stesso, due in capo e una sotto lo scudetto e la stella di sinistra.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Sabatini Visto: 558
Voti: 5.5   [Vota] [Riferisci errore]

Coi titoli di Principe di S. Margherita e di Barone di Martini fu riconosciuto nel 1908 Francesco Paolo, di Nicodemo, di Giuseppe. Figli: Francesca, Giuseppina, Beatrice e Nicodemo.
Famiglia divisa in diversi rami, esistente sin dal secolo XIV in Palermo, Messina e Randazzo.
Dimora Palermo.
Arma: d’oro al leone di rosso.

Scandurra Visto: 535
Voti: 5.5   [Vota] [Riferisci errore]

Col titolo di Barone di Salsetta e Montagna qual discendente da Giacomo D’Epiro (1768), fu iscritto Gaetano, di Gaetano, di Francesco. Sorella: Paolina.Coi titoli di Barone di S. Elia e di Barone della Pira qual discendente da Vincenzo (1767), fu iscritto Giuseppe, di Vincenzo, di Corrado.
Originaria della Spagna come si crede, questa famiglia si ritrova in Sicilia sin dal secolo XVIII.
Dimora: Palermo e Siracusa.
Arma: d’azzurro, a due leoni affrontati contrarampanti ad una spada d’ argento manicata d’oro, la punta all’ingiù, accompagnati in capo da tre stelle d’ argento ordinate in fascia (ramo Salsetta e Montagna). Partito, al 1° d’oro, a due leoni affrontati impugnanti quello di destra una spada insanguinata., quello di sinistra una rotella insanguinata incrociata ad una alabarda, il tutto di nero, e sormontati da tre stelle d’ azzurro ordinate in fascia; al 2° d’ oro alla banda d’ azzurro (ramo S. Elia).
Elenco Nobiliare Siciliano.

Sciacca Visto: 543
Voti: 5.5   [Vota] [Riferisci errore]

Col titolo di Barone di Galteri fu riconosciuto nel 1907 Crisostomo, di Gaetano, di Crisostomo.
Signore di Vigliatore. Ultimo investito Emanuele (1805).
Famiglia esistente in Girgenti nel secolo XIV e che poi si ritrova in Noto, Patti e Palermo.
Dimora Patti.
Arma: d’azzurro, alla campagna d’argento caricata di tre stelle (8) di rosso ordinate in fascia, ed un pino nodrito nella campagna, sostenuto a sinistra ed al tronco da un leoncino, e sostenente un’aquila rivoltata, il tutto d’argento. – Alias: d’azzurro alla colonnetta d’argento movente dalla punta accompagnata in capo da tre stelle d’oro.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Sciarrino Visto: 571
Voti: 5.5   [Vota] [Riferisci errore]

Barone di Verbumcaudo. Ultimo investito Rosario (1804).
Famiglia del secolo XVIII.

Sipione Visto: 559
Voti: 5.5   [Vota] [Riferisci errore]

Col titolo di Barone e qual discendente da Vincenzo, investito del Censo feudale di onze 93 annuali ( 1812), fu iscritto Pietro, di Michele, di Pietro. Sorella: Carmela in Leggio.
Famiglia del secolo XIX.
Dimora Rosolini.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Spadaro (Spataro) Visto: 594
Voti: 5.5   [Vota] [Riferisci errore]

Col ritolo di Barone di Passanitello fu riconosciuto nel 1900 Francesco, di Benedetto, di Francesco.
Nobile. Deliberazione della Commissione dei titoli di nobiltà (1843).
Famiglia che sin dal secolo XVI si ritrova in Caltagirone.
Dimora Mineo.
Arma: di rosso, alla torre d’argento a due palchi, murata ed aperta di nero, fondata sulla campagna di verde, sinistrata e sostenuta da un leone d’oro tenente una spada posta in sbarra.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Sammartino Visto: 558
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Coi titoli di Duca di Montalbo e di Barone di Campobello fu riconosciuta nel 1906 Marianna (in Mulè), di Stefano, di Giovanni.Coi titoli di Nobile dei Duchi di Montalbo e dei Baroni di Campobello pers. fu riconosciuta nel 1906 Maria Felice (in Chianello di Maria Zappino), di Stefano, di Giovanni.Famiglia originaria della Catalogna o della Guascogna, che era già iiorente in Sicilia sin dai tempi di re Pietro d’Aragona.
Dimora Palermo.
Arma: d’oro, alla banda di rosso accompagnata da due rose dello stesso, stelate e fogliate di verde, poste in banda, quella della punta riversata. Lo scudo accollato all’aquila bicipite al volo abbassato di nero, linguata di rosso, membrata e imbeccata d’ oro, coronata all’ antica del medesimo in ambo le teste ed afferrante con l’artiglio destro lo stendardo gerosolimitano.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Sammito Visto: 571
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Signore di Turrivecchia o S. silvestro. Ultimo investito Lorenzo (1787).
Famiglia del secolo XVIII. Titolo proveniente da casa Pellegrino.

Sturzo Visto: 551
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Signore di metà d’Altobrando. Ultimo investito Giuseppe Salvatore (1807). Famiglia del secolo XIX.

Sillitti Visto: 605
Voti: 2.75   [Vota] [Riferisci errore]

Signore di Giulfo e Comune di Pipitano. Ultimo investito Giovanni (1803).
Famiglia del secolo XIX.

Salvo Visto: 533
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Titolo di Marchese di Pietraganzili concesso a Vincenzo (1814).Coi titoli di Nobile dei Marchesi di Pietraganzili quali discendenti da Vincenzo (1814) e di Cavaliere quali discendenti da Egidio (1573), furono iscritti Francesco , di Giuseppe, di Vincenzo. Figlí: Giuseppe , Giuseppina in Bonanno, Lucia in Ragusa, Narciso, Clementina in Salvo, Beatrice in Rotondo ed Egidio. Fratello: Rosario coi figli Giuseppe, Antonio, Giacinto, Umberto (coi figli Rosario e Gustavo), Vittorio, Arnaldo, Giuseppina in Vergara di Craco, ed Attilio. Figli di Narciso: Aurea, Maria Cecilia, Francesco, Antonio e Clementina. Figli di Egidio: Francesco ed Aurea. Furono pure iscritti Giuseppe, di Giovanni, di Giuseppe, con la sorella Adele in Denza e la figlia Angela. Col titolo di Barone di S. Croce di Roccaforte fu iscritto Melchiorre, di Antonino, di Melchiorre, qual discendente da Melchiorre (1790).
Titolo di Marchese di Pietraganzili riconosciuto nel 1926 a Giuseppe, di Vincenzo.
Dimora Palermo, Castroreale.
Elenco Nobiliare Siciliano.

Salvo Ugo Visto: 622
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Col titolo di Marchese Ugo fu riconosciuto nel 1926 Vincenzo, di Giuseppe, per anticipata successione della madre Caterina Ugo in Salvo.
Questa famiglia, che si crede di origine toscana, è passata in Napoli e poi in Sicilia e si ritrova sin dal secolo XIII in Messina ed in Palermo.
Arma: d’azzurro, al leone coronato d’oro tenente con le zampe anteriori una crocetta di nero sormontata da una stella d’ argento.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Sandovali Visto: 517
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Duca di Sinagra. Ultimo investito Giovanni Antonio (1790).
Famiglia spagnuola che vanta discendere dalla real casa di Leon, venuta una prima volta in Sicilia nel secolo XV ed una seconda volta nel secolo XVIII.
Arma: d’oro, alla banda di nero, ingolata da due teste di leone dello stesso.

Sanseverino Visto: 543
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Principe di Paceco, Marchese di S. Lorenzo, Signore della Salina della Grazia, Signore della Tonnara del Palazzo, Signore della Tonnara di S. Giuliano. Ultimo investito Luigi (1809).
Famiglia che si crede di origine normanna feudataria nel Napolitano sin dal secolo XI e succeduta nei detti titoli alla famiglia Fardella.
Arma: d’argento, alla fascia di rosso.

Sansone Visto: 543
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Col titolo di Duca di Torrefranca qual discendente da Francesco (1858), fu iscritto Cesare, di Girolamo. Col titolo di Nobile dei Duchi di Torrefranca qual discendente da Cesare ( 1772), fu iscritto Cesare, di Diego, di Francesco. Figli: Giovanni, Francesco, Marioj Giulio e Rosario inteso Dino.
Originaria come si crede di Milano, questa famiglia fiorì in Sicilia sin dai primi del secolo XVI.
Dimora Mazara del Vallo.
Arma: d’azzurro, al leone d’oro in atto di sollevare da terra una colonna dello stesso.
Elenco Nobiliare Siciliano.

Santostefano Visto: 539
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Coi titoli di Marchese di Murata La Cerda qual discendente da Giuseppe (1659), e di Signore di Calcusa e di Fontana Murata qual discendente da Giuseppe ( 1806), fu iscritto Giuseppe , di Fulco, di Giuseppe. Figlio: Giulio.
Originaria come si vuole della Biscaglia, questa famiglia fece diversi passaggi in Sicilia e la prima volta sotto re Pietro d’Aragona.
Dimora Palermo.
Arma: spaccato: nel 1° d’ azzurro, alla torre d’ oro piantata nell’ angolo destro della punta, sormontata da un soldato in atto di suonare la trombetta, e sinistrata da un albero di verde dalla cui sommità pende una catena reggente una caldaia d’ oro, accompagnata al piede dell’albero da due lupi di rosso passanti; nel 2° di rosso all’aquila d’oro; tutto lo scudo cinto da una bordura composta di quindici pezzi: il primo, di rosso alla torre d’oro; il secondo, d’oro al leone di rosso; il terzo, d’azzurro a tre gigli d’oro, e così successivamente.
Elenco Nobiliare Siciliano.

Saporito Visto: 532
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Col titolo di Barone di Scarapullè e Danile fu riconosciuto nel 1909 Gian Gregorio (consorte di Enrichetta Giuffré), di Pietro Basilio, di Gian Gregorio. Figli: Letizia, Carmelo e Giuseppe. Figli di Carmelo: Enrichetta, Rosa, Giovan Gregorio, Teresa e Concetta.
Famiglia del secolo XIX di S. Angelo di Brolo.
Dimora S. Angelo di Brolo.
Arma: d’azzurro, partito da un palo d’argento: il 1° alla fascia d’argento accompagnata in capo da un leone sormontato da una stella (6), il tutto d’oro; il 2° alla roccia sostenente un pavone, il tutto al naturale, sormontato da un sole d’oro.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Sardo Visto: 528
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Col titolo di Barone di Fontana Coperta fu iscritto Pietro, di Giuseppe, di Pietro. Fratelli: Vincenzo, Francesco e Luigi.
Famiglia già esistente al tempo dei Martini e diramata in diverse città di Sicilia.
Dimora Trapani.
Arma: d’azzurro a quattro pali d’oro, e tre gigli dello stesso, 2 e l, attraversanti sul tutto.
Elenco Nobiliare Siciliano.

Sartorio Visto: 541
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Marchese di Analista. Ultimo possessore Giuseppe (1828).
Famiglia probabilmente originaria di Genova, fiorente in Palermo sin dal secolo XVII.
Arma: d’azzurro, all’albero al naturale, il fusto attorcigliato da un serpente di verde e sinistrato da un leone d’oro.

Sarzana (De) già Sarzana Visto: 504
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Coi titoli di Conte e di Nobile fu riconosciuto nel 1904 Ignazio, di Giuseppe, d’Ignazio. Figli: Amalia e Giuseppe. Col titolo di Nobile fu riconosciuto nello stesso anno Ignazio di Raffaele, d’Ignazio. Figli: Raffaele e Francesco. Fratelli: Emanuele e Giuseppe. Col titolo di Barone di S. Filippello fu riconosciuto nel 1924 Angelo, di Domenico.
Marchese di S. Ippolito. Ultimo investito Andrea (1807).
Questa famiglia, che si vuole originaria della Catalogna, venuta in Sicilia a tempo dei Martini, ha fiorito in Corleone, Palermo e Marsala.
Dimora Marsala, Terranova.
Arma: d’oro, al basilisco di verde passante in un mare d’azzurro.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Scalingi Visto: 552
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Signore di Fico. Ultimo investito Ignazio (1777). Famiglia del secolo XVIII.

Scammacca Visto: 553
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Coi titoli di Barone della Bruca, e Barone di Crisciunà fu riconosciuto nel 1898 Giovanni, di Guglielmo, di Giuseppe. Figlio: Guglielmo.
Titolo di Nobile riconosciuto nel 1925 a Mario, di Michele. Inoltre furono iscritti con tal titolo: Guglielmo, Emanuele, Vincenzo, Dorotea, di Michele, di Mario; nonchè Teresa, Michele, Concetta, Gregorio, Pietro, Giuseppe, Agata ed Elena, di Emanuele-Girolamo, di Mario, di Michele.
Famiglia che si crede originaria di Lorena e passata in Sicilia nei primi del secolo XV.
Dimora Catania.
Arma: partito, al 1° di rosso a due leoni coronati, affrontati, sorreggendosi con le zampe anteriori e sostenuti da un monte di tre cime, il tutto d’oro; al 2° d’azzurro a nove bisanti d’oro, 1, 2, 3, 2, l.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Scebarras (Sceberras) Visto: 527
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Barone della Montagna di Marzo. Ultimo investito Antonino (1795).
Famiglia del secolo XVIII, che si crede originaria di Malta.

Schipani Visto: 533
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Nobile. Deliberazione della Commissione dei titoli di nobiltà (1858).
Di questa famiglia s’ignora tanto l’origine che l’arme.

Scrofani Visto: 560
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Col titolo di Barone della Serra (o Terra) di S. Gaetano fu riconosciuto nel 1902 Francesco, di Emanuele, di Francesco.
Famiglia del secolo XVIII di Vittoria, ove dimora.
Arma: partito, al 1° di rosso alla scrofa d’argento allattante due porcellini; al 2° d’azzurro al sole d’oro orizzontale a sinistra.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Sicomo Visto: 509
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Barone di Vita. Ultimo possessore Vincenzo (1806).
Famiglia del secolo XVI fiorente in Calatafimi, Palermo e Mazzara.
Arma: d’oro, all’albero di pino sdradicato al naturale, accompagnato da un sole di rosso orizzontale a destra.

Sieripepoli Visto: 510
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Signore di Rabici. Ultimo investito Giuseppe (1763). Barone di Saccolino. Ultimo investito Marcello (1722). Barone della Salina di S. Teodoro. Ultimo investito Antonino (1796.
Famiglia che pretende discendere dai Pepoli di Bologna, già fiorente in Trapani sin dal secolo XIV, e che aggiunse nel secolo XVI il cognome Pepoli a quello di siero o Sigerio che portava prima.
Arma: scaccato d’argento e di nero di sei file. Cimiero: una scimmia coronata d’oro posta di fronte, tenente con le zampe e con la bocca una spada d’argento manicata d’oro, posta in faccia.

Signorino Visto: 555
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Col titolo di Barone di S. Nicolò di Buonvicino fu riconosciuto nel 1903 Salvatore, di Vincenzo, di Salvatore. Il titolare è oggi il figlio Vincenzo e sono iscritti i fratelli di Lui: Leonardo, Rodolfo, Vincenza e Venerina.
Famiglia del secolo XV diramata in Messina, Polizzi ed altrove.
Dimora: Polizzi Generosa Palermo.
Arma: d’azzurro, alla sbarra d’oro accompagnata in capo da un leone al naturale rivoltato e coronato d’oro, tenente un giglio dello stesso colla zampa anteriore sinistra.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Sigona Visto: 522
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Coi titoli di Barone di Villarmosa e di Barone di Castel d’Oscina fu riconosciuto nel 1900 Antonino, di Federico, di Antonino. Figli: Federico, Rosa, Giuseppe ed Anna.
Famiglia che vuolsi originaria di Aragona e che era feudataria in Sicilia sin dai tempi di re Federico.
Arma: d’oro, al palmizio di verde sostenuto da due leoncini di rosso affrontati.
Elenco Nobiliare Siciliano.

Simone (De) Visto: 571
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Nobile. Deliberazione della Commissione dei titoli di nobiltà (1852).
Famiglia forse originaria d’Angiò, che si ritrova in Palermo nel secolo XIII.
Arma: d’azzurro, al leoned’oro mirante i raggi di un sole dello stesso orizzontale a destra.

Sirchia Visto: 536
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Signore di Casabella. Ultimo investito Giuseppe (1808).
Famiglia del secolo XVIII di origine greca.

Sollima Visto: 507
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Nobile. Deliberazione della Commissione dei titoli di nobiltà (1849).
Famiglia che si crede originaria di Germania, già fiorente in Sicilia nel secolo XV e divisa in due rami: dei Merli e degli Orinali.
Arma: d’oro, a due bande di rosso sinistrate nel capo da un merlo di nero (ramo Merli); d’azzurro, a due bande d’argento accompagnate da dieci orinali dello stesso, 3, 4 e 3 (ramo Orinali).

Spadafora (Spatafora) Visto: 600
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Coi titoli di Principe e Duca di Spadafora Signore di S. Pietro Li Currii e Patrizio veneto fu riconosciuto nel 1901, 1913 e 1920 Guttierez , di Michele, di Gaetano. Figli: Michele (oggi titolare) e Stefania. Fratelli: Pietro Maria , Muzio , Salvatore, Francesco, Ernesto, Maria Concetta in Silvestro, Costanza in Vannucci, Giuseppe, Maria Antonia in Di Stefano e Corrado . Figlie di Pietro Maria: Stefania, Livia ed Evelina. Figlia di Muzio: Stefania. Figlie di Salvatore: Stefania ed Agata. Figli di Ernesto: Michele, Stefania e Giuseppe. Figli di Giuseppe: Stefania, Maria Sora e Michele.
Famiglia che si crede originaria di Costantinopoli, passata in Sicilia nel secolo XI e diramata in Palermo, Messina e Randazzo.
Dimora Palermo.
Arma: di rosso, al braccio armato tenente una spada posta in sbarra, il tutto al naturale. Motto: PRODES IN BELLO. Sostegni: due liocorni d’ argento ritti ed affrontati.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana

Spanò Visto: 529
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Col titolo di Barone di S. Giuliano fu riconosciuto nel 1909 Scipione, di Antonino, di Scipione.
Famiglia di Marsala del secolo XVIII.
Dimora Marsala.
Arma: d’ oro, al leone di nero rampante ad una palma al naturale ,accompagnata nel canton destro del capo da una crocetta di rosso. – Alias: d’ azzurro, all’ albero di palma al naturale addestrato da un leone d’oro e accompagnato in capo da una stella (8) d’oro.
Elenco Nobiliare Siciliano.

Specchi Gaetani Visto: 543
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Coi titoli di Marchese di Sortino (Reale Rescritto 10 ottobre 1851) e di Barone di Magasinazzi fu iscritto Ignazio , di Blasco, d’ Ignazio.
Famiglia che nel principio del secolo XVII dimorava in Trapani.
Dimora Naro.
Arma: d’azzurro a tre specchi (bisanti) d’argento.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Speciale Visto: 547
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Col titolo di Barone di Salinella fu riconosciuta nel 1883 Maria Viola (moglie di Gaetano La Motta), di Giuseppe, di Gabriele. Col titolo di Barone di Montegrosso fu riconosciuta nel 1887 Serafina (moglie di Graziano Cirino), di Giuseppe, di Gabriele.Coi titoli di Barone di Vaccarizzo e di Signore di S. Maria La Nova, di Mallia e dell’Officio di Segreto di Nicosia qual discendente da Gabriele Andrea (1807), trovasi oggi iscritto Francesco, di Gabriele, di Giuseppe. Figlio: Giuseppe. Coi titoli di Barone di S. Andrea qual discendente da Giovanni Antonio ( 1792) e di Barone de1 Pozzo qual discendente da Gaetano (1748), fu iscritto Pietro, di Giovanni, di Giovanni Antonio.
Duca di Valverde Bologna. Ultimo investito Francesco Paolo (1807).
Famiglia probabilmente di origine pisana del secolo XIII.
Dimora i primi tre rami in Nicosia, l’ultimo in Calabria.
Arma: di verde, alla banda d’ oro caricata di una branca di leone di rosso ed accompagnata in capo da una stella (8) d’oro.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Spinelli Visto: 538
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Col titolo di Barone della Scala fu riconosciuto nel 1900 Andrea , di Salvatore, di Andrea. Oggi il titolare è il figlio Salvatore e sono iscritti i fratelli di quest’ultimo: Pietro, Caterina ed Elisabetta.
Famiglia esistente in Sicilia nel principio del secolo XVI che vanta essere una diramazione dell’omonima famiglia napolitana.
Dimora Catania.
Arma: d’oro,alla fascia di rosso caricata di tre stelle (6) del campo.
Elenco Nobiliare Siciliano.

Spitaleri Visto: 444
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Coi titoli di Barone di Muglia Signore di Sollicchiara e Signore di Pietrabianca fu riconosciuto nel 1899 Antonino, di Felice, di Antonino. Figlio: Felice.
Famiglia del secolo XVII probabilmente originario di Adernò.
Dimora Catania.
Arma: di rosso, al leone tenente con le zampe anteriori, e per la lama, una spada alta; il leone sostenuto dalla pianura ondulata e fissante un sole orizzontale a destra, il tutto d’oro.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Spoto Visto: 521
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Coi titoli di Barone di Salici e di Signore di Salacio fu riconosciuto nel 1899 Giacomo, di Stanislao, di Giacomo.
Famiglia del secolo XVIII originaria di S. Angelo Muxaro.
Dimora Cattolica Eraclea.
Arma: d’azzurro, a due leoni coronati ed affrontati, sostenenti una spada accompagnata da tre stelle (8), il tutto d’oro.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Spucches (De) Visto: 556
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Coi titoli di Principe di Galati e di Duca di Caccamo (primieramente Duca d’Asti) fu riconosciuto nel 1903 Antonino, di Giuseppe, di Antonino. Figlio: Giuseppe. Fratelli. Rosalia e Giovan Battista, al quale nel 1925 fu concesso il titolo di Marchese di Schysò pers.
Duca di S. stefano. Braone di Kaggi. Barone di S. Stefano di Briga. Ultimo investito Giuseppe (1802).
Titolo di Duca di Caccamo autorizzato ad assumere nel 1925, per anticipata successione paterna, Giuseppe, di Antonio.
Famiglia di origine spagnuola, già fiorente in Sicilia alla fine del secolo XIII.
Dimora Palermo.
Arma: d azzurro, al monte d’ oro di tre colli, caricati di una stella (6) d’ argento sormontata da un giglio d’oro. Cimiero: un vescovo vestito di bianco e mitrato, tenente con la sinistra uno stendardo dell’ ordine di Montesa. Tenenti due guerrieri armati d’argento, impugnanti 1’uno, con la destra, lo stendardo dell’ ordine di Malta, l’ altro, con la sinistra, quello di Montesa. Motto: ACUTUM SPLENDENTEMQUE PRO FIDE PRO REGE.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Stagno Visto: 513
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Coi titoli di Principe di Alcontres qual discendente da Pietro ( 1809), Principe di Montesalso (1795), Marchese di Roccalumera (1809), Barone della Floresta, della Salina di Castrogiovanni e dei Terraggi di Licata ( 1809), fu iscritto Pietro, di Carlo, di Pietro. Fratelli: Alberto, Guglielmo, Ferdinando, Anna, Felicia, Teresa e Michela.
Famiglia messinese, alla quale si danno diverse origini e che dimorava in Sicilia nel secolo XV e forse prima.
Dimora Messina.
Arma: d’oro, a cinque fasce diminuite e ondate d’ azzurro.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Starrabba Visto: 525
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Coi titoli di Barone di Ralbiato e Nobile dei Principi di Giardinelli fu riconosciuto nel 1899 Giuseppe, di Raffaele, di Giuseppe. Figli: Eugenia, Raffaele e Giovanni . Sorella: Beatrice in De Gregorio.Coi tìtoli di Principe di Giardinelli qual discendente da Vincenzo (1710), Principe di Militello proveniente da Luigi Gallego (1658), Marchese di S. Agata proveniente da Vincenzo Gallego (1628), Barone di Scibina e Bimisca qual discendente da Pietro Maria (1730), Barone di Pachino qual discendente da Pietro (1806) e Signore di Mandranova proveniente da Ignazio Lucchesi (1802), fu. iscritto Francesco Saverio , di Gaetano, di Pietro. Figlio: Gaetano.
Famiglia originaria di Piazza Armerina, dove era già fiorente nel secolo XVI.
Dimora Palermo.
Arma: d’azzurro alla sfera armillare d’oro.
Elenco Nobiliare Siciliano.

Statella Visto: 524
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Principe di Sabuci. Principe di Cassaro. Marchese di Spaccaforno. Barone di Bambina, Casalotto e S. Andrea. Barone di Mongiolino. Barone di Monastero. Ultimo investito Francesco Maria.
Titolo di Conte concesso nel 1926 a Luigi, di Francesco.
Famiglia che si vuole originaria di Francia dello stipite dei duchi di Borgogna e che era già titolata in Sicilia nel secolo XV.
Arma: inquartato: nel 1° e 4° d’oro all’alabarda d’argento manicata di nero, nel 2° e 3° di rosso al castello d’oro. – Alias: inquartato, nel 1° e 4° d’oro al castello al naturale, nel 2° e 3° di rosso, all’alabarda d’argento manicata di nero.

Stefano (De) Visto: 549
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Coi titoli di Barone di S. Lorenzo e di Signore di S. Giovanni fu riconosciuto nel 1925 Salvatore, di Antonio. Fratelli: Angelina, Maria Antonietta, Salvatore, Francesco, Roberto, Clementina, Maria Rosalia e Rodolfo.
Famiglia messinese del secolo XV. Dimora Palermo.
Arma: d’azzurro, al leone d’ oro rampante ed appoggiato al tronco di una quercia al naturale, piantata su un ristretto di terreno.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Stella Visto: 522
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Col titolo di Barone di Bonagia fu riconosciuto nel 1890 Giuseppe, di Mario Concetto, di Prospero.
Duca di Casteldimiro. Ultimo investito Antonino (1749).
Famiglia che si vuole originaria di Spagna, venuta in Sicilia sotto gli Svevi.
Dimora Palermo e Catania.
Arma: d’azzurro, a tre pianticelle di grano ordinate in fascia e sormontate da una stella (6), il tutto d’oro.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Stratigò Visto: 519
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Coi titoli di Barone di Galassi nel 1902 e di Conte di Gallitano nel 1926, fu riconosciuta Giuseppa, di Niccolò e di Cozzo Assiotea. Sorella: Caterina in Tulumello.
Famiglia che si crede originaria della Grecia, titolata per successione a casa Cozzo.
Dimora Palermo.
Arma: partito, di Stratigò, che è d’oro all’aquila al naturale, e di Cozzo, che è spaccato d’ oro e di rosso, il secondo a tre monti del primo.
Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.

Stuart Visto: 518
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Conte di Modica. Barone di Alcamo. Barone di Bompietro. Barone di Calatafimi. Barone di Chiaramonte. Barone di Monterosso. Barone di Ragusa La Vecchia. Barone di Ragusa La Nuova. Barone di Scicli. Barone di Vittoria. Ultimo possessore Carlo Michele Duca di Berwick (1816).
Famiglia che discende da James Fitz-James figlio naturale di James Stuart, Duca di York, poi re d’Inghilterra sotto il nome di Giacomo II: questi titoli le pervennero per successione femminile alle famiglie de Silva, Alvarez de Toledo, ecc.



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